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Oltre 34.000 firme contro il rito barbaro della stage degli agnelli per una “Pasqua di sangue”

11/04/2017

Non si deve essere necessariamente vegetariani per provare quantomeno imbarazzo davanti alla strage di cuccioli (perché di cuccioli si tratta) di pecora che andranno a riempire i banconi delle macellerie ben oltre le normali necessità del mercato.Sono oltre 34.000 le firme gia? raccolte dalla petizione supportata da Enpa aperta su Firmiamo.it che chiede la fine della macellazione e del maltrattamento degli agnelli in occasione della Pasqua, vera e propria carneficina che nel 2016 ha portato al mattatoio quasi 2,7 milioni di animali tra agnelli, agnelloni e capretti. Le vittime della cosiddetta “Pasqua di sangue” sono cuccioli tra i 30 e i 40 giorni di vita, strappati prematuramente alle loro madri dopo una gravidanza di 5 mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando pesano circa una decina di chili. La pratica della macellazione e? assolutamente atroce: la Pasqua e? una festa dello spirito, non della carne. E senz’altro non della carne di migliaia di agnelli che ogni anno vengono sterminati per diventare un piatto di portata. “Secondo le stime piu? recenti rilasciate dall’Istat, i numeri di questo massacro continuano ad essere impressionanti” – dichiara Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative di Enpa – “Per questo ribadiamo il nostro impegno a salvare i cuccioli di pecora dal mattatoio invitando le persone a riflettere bene su cio? che si cela dietro a quelle confezioni anonime in cui viene imballato cio? che resta dei poveri agnelli. In quest’ottica – prosegue Bravi – non possiamo che sostenere al 100% la petizione lanciata sulla piattaforma Firmiamo.it contro la macellazione rituale e chiediamo ai nostri simpatizzanti di fare altrettanto” –
LA PETIZIONE (http://goo.gl/UDuLSq) – Oltre 33.000 firme chiedono di fermare la mattanza degli agnelli, di porre fine ai maltrattamenti di questi cuccioli e di scegliere un menu? alternativo per Pasqua. La petizione e? ancora aperta: per aderire basta andare all’indirizzo http://goo.gl/UDuLSq e cliccare su “firma”.

 


Categorie: Animali e Cultura