Una storia orribile con un finale triste. Tutto è cominciato con tre minorenni che per riempire il vuoto della loro esistenza avevano pensato a un bel gioco: impiccare un povero cane. Il cucciolo ha cercato di difendersi, si è dimenato e ha urlato tutta la sua disperazione, ma i tre continuavano nel loro meschino e vigliacco piano. Tutto pronto per l’esecuzione, il cappio già al collo del piccolo per attaccarlo ad un cartellone segnaletico della stazione ferroviaria di Gela quando il guaire del cagnetto hanno attirato l’attenzione di una ragazza su un balcone e di alcuni passati che sono riusciti a mettere in fuga i tre criminali. Per prendersi cura del cane sono intervenuti i volontari dell’associazione onlus “Vita Randagia”, la cui portavoce, Giulia Cassaro, ha poi divulgato sul social network Facebook le immagini che testimoniano lo stato di terrore vissuto dal cane.
“Non ci sono parole che possano commentare tale gesto – scrive nel suo post –. Purtroppo non sappiamo chi siano, sappiamo solo che questa gente è pericolosa. Non è normale ‘giocare’ a mettere fine a delle vite, per divertimento, per sentirsi fighi, per sentirsi forti…”. il piccolo Tyron (questo il nome che gli era stato assegnato dai volontari), era stato affidato alle amorevoli cure di una clinica veterinaria, dove è stata scoperta una grave patologia, la parvovirosi.
Troppo per il povero Tyron, se ne è andato coccolato dall’affetto dei sanitari. Chissà se sarà bastato a cancellare il ricordo di tanta la crudeltà umana…….
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