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Nella Siria stremata dalla fame, gli imam autorizzano a mangiare la carne “impura” dei cani e degli amati gatti uccisi dalle bombe

15/10/2013

Dopo due anni di guerra fratricida, la Siria è stremata, la popolazione ridotta alla fame, al punto da spingere alcuni imam a emettere fatwa (editti religiosi) che autorizzano il consumo di carne “impura” come la religione musulmanaconsidera quella di cane, asino, cavallo e il mulo Anche i gatti, particolarmente venerati, potranno diventare cibo. L’ultima fatwa e’ quella promulgata da un imam di Yarmouk, il campo profughi palestinese alla periferia di Damasco sottoposto ad un lungo assedio che ha causato una grave situazione di carestia.
Ma quello di Yarmouk non e’ il primo imam ad autorizzare la popolazione a mangiare carne ‘impura’. Lo stesso aveva fatto nel 2012 un religioso di Homs, che aveva dato il via libera al consumo di carne di cane e asino. La drammatica situazione umanitaria e la difficolta’ a
procurarsi il cibo in varie zone del paese e’ stata anche al centro di un videomessaggio diffuso da un gruppo di religiosi di quartieri meridionali di Damasco.
“Come puo’ il mondo dormire con lo stomaco pieno mentre c’e’ gente che muore di fame? – si e’ chiesto un imam della capitale siriana in un video rilanciato dalla tv satellitare al-Arabiya.
“Non avete sentito le fatwa nelle nostre strade e nelle nostre moschee che permettono alla gente di mangiare cani, gatti e altri animani che sono stati uccisi dalle bombe? – chiede ancora il religioso
nel videomessaggio – State aspettando forse che cominciamo a mangiare la carne dei nostri martiri e degli altri morti? Avete dimenticato i vostri fratelli e sorelle che a Damasco patiscono la fame?”. 


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