Inghilterra e Galles mettono al bando i cani di razza american bully. Lo scorso ottobre, in seguito a un crescente numero degli attacchi mortali da parte di questi cani derivati dagli american bully animali giudicati particolarmente aggressivi.
Il Governo del Regno Unito già dallo ottobre scorso, aveva diffuso un’’ultimo avviso ai proprietari degli american bully perchè registrassero i loro cani o all’entrata in vigore della legge sarebbero stati costretti a sopprimerli rivolgendosi a un veterinario.
Alla data odierna sono stati registrati 30 mila american bully ma i soggetti presenti sul suolo britannico sono certamente di più alto. i conservatori hanno voluto formulare anche altri divieti relativi a questa razza. Sarà vietato anche vendere, abbandonare, allevare o regalare uno di questi molossoidi.
La legge si sarebbe resa necessaria per la crescita inquietante delle aggressioni avvenute di recente che ha visto protagonisti questi cani.
Ha far iniziare la messa a punto di norme per la messa al bando dell’american bully, l’aggressione mortale in Galles del piccolo Jack Lis, 10 anni, morto nel 2021 per le ferite infertegli da un bully. Sua madre, Emma Whitfield, aveva avviato un’iniziativa pubblica per ottenere proprio di questi cani.
L’american bully pur di derivazione pitbull, non ha come caratteristica geneticae non è né un cane da difesa, né un cane da guardia… né tanto meno “un cane da combattimento” Gli American Bully sono estremamente adattabili, premurosi e giocherelloni.
Nulla nella loro naturale indole può avvalorare l’assioma secondo il quale un cane si riveli più o meno aggressivo in base alla sua razza di appartenenza, mentre è assodato che ad accentuare i comportamenti a rischio sia un rapporto uomo-animale scorretto, inadeguato o non equilibrato.
E’ responsabilità del proprietario essere preparato e consapevole, anche se volesse adottare, invece che un molosso, un chihuahua toy la cui aggressività, date le dimensioni, non ha gravi conseguenze e non fa notizia.
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