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Nasce a Penne, in Abruzzo, un’area faunistica per i lupi ibridi

14/05/2018

Alcuni erano neri, altri, pur dall’apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse. Sono gli ibridi di lupo catturati nell’ambito del progetto Life “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (L’Aquila). Come dice il nome sono un incrocio tra cane e lupo, nati dall’accoppiamento di queste due specie, ma in realtà, hanno le caratteristiche genetiche al 95-96% del lupo e solo del 4% del cane. .”Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare”, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità scientifiche dell’iniziativa.
Rappresentano un serio problema per la conservazione della specie dei lupi tanto che nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga si stima che la popolazione degli ibridi sia notevole, addirittura su una popolazione di 100 lupi, una ventina sono ibridi, in pratica il 20%. E proprio nella Riserva naturale del Lago di Penne, in provincia di Pescara, che confina con il Parco nazionale del Gran Sasso, è nata l’Area faunistica dei lupi ibridi”. La prima del genere in Italia.
In un recinto di mezzo ettaro vivono attualmente 6 lupi ibridi, catturati da cuccioli. Tre esemplari sono beige, esattamente come i lupi, tre sono totalmente neri, una colorazione caratteristica dell’ibridazione. Ma somigliano in tutto e per tutto ai lupi. Di Fabrizio ha dichiarato all’Adnkronos  l’impossibilità di rimettere in libertà gli animali, dopo la sterilizzazione: “Non si lasciano avvicinare anche se li abbiamo catturati da cuccioli e abbiamo aspettato 6 mesi prima di poterli sterilizzare – racconta Di Fabrizio – sono animali molto belli da vedere e interessanti per gli studiosi. Ormai sono contaminati dalla presenza dell’uomo non possiamo rilasciarli”. L’apertura dell’area sarà oggetto anche di visite didattiche per le scuole.
Quanto agli allarmi lanciati per il lupo italiano minacciato dal bracconaggio, dai numerosi incidenti stradali e non ultimo dall’ibridazione, Di Fabrizio è scettico. “Non credo che a causa dell’ibridazione il lupo possa rischiare l’estinzione – sostiene – ma in un prossimo futuro in questa zona si cercherà di catturare lupi ibridi adulti per sterilizzarli e poi rilasciarli in natura”.


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