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Mucche senza corna per assecondare le esigenze degli allevatori. Ma è giusto?

06/05/2013

Ogni anno, nelle stalle, sono migliaia i vitelli ai quali viene bruciata l’attaccatura delle corna. La procedura può essere effettuata soltanto sotto narcosi, ma spesso i vitellini soffrono ancora per molte ore. Una pratica che li espone inoltre a un forte rischio di infezione.
Tutto questo perchè la maggioranza degli allevatori preferisce avere mucche senza corna per motivi di sicurezza e per meglio sfruttare lo spazio nelle stalle.
Con un progetto di clonazione il Roslin Institute, in collaborazione con l’Universita’ del Minnesota, potrebbero, in futuro, nascere delle mucche “senza corna”. I ricercatori lavorano alla creazione di mucche prive di corna, per ovviare ai rischi per agricoltori e allevatori ed eliminare procedimenti molto dolorosi per il bestiame. I bovini coinvolti negli esperimenti di genetica sono quelli della razza Holstein ed uno in particolare di nome Randy nel tentativo di sopprimere del tutto la crescita delle corna.
Sfruttando una tecnica che permette di apportare specifiche modifiche al DNA, i ricercatori hanno estratto una breve striscia di DNA dal genoma dei bovini senza corna Red Angus inserita nelle cellule prelevate dal bovino Randy, secondo quanto riporta il Daily Telegraph. Cellule che saranno trasformate in quaranta embrioni successivamente impiantati in un branco di madri surrogate.
Ciascun animale generato sara’ un clone di Randy privo di corna che dovrebbe a sua volta generare prole senza corna. Un esperimento che potrebbe permettere di spazzare via dalla razza Holstein le corna in una sola generazione.
Secondo gli animalisti si dimentica però troppo spesso che le corna sono un importante strumento di comunicazione fra i bovini.


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