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Mohan, l’elefante più sfortunato al mondo, è libero dopo 50 anni di catene (video)

28/09/2016

Per più di 50 anni,  l’elefante Mohan è stato tenuto in prigionia e torturato ma ora finalmente anche per lui è arrivato un lieto fine. La sua triste storia, e il calvario giudiziario per farla terminare, viene alla luce in India nel 2014, quando  i soccorritori di  Wildlife SOS si trovano impegnati nel salvataggio di Raju, un elefante diventato famoso per il suo struggente ‘pianto’.  Per caso, i soccorritori si erano imbattuti in un altro elefante che aveva subito le stesse crudeltà  di Raju per decenni.Questo elefante era Mohan.
Mohan  è stato rubato dal suo ambiente naturale, separato dalla sua famiglia e alla mandria nel lontano 1960 e da allora si è trovato in cattività, legato e picchiato con continuità in modo che i suoi proprietari potessero addestrarlo più facilmente.
Utilizzato per elemosinare fuori dai templi o noleggiato come ‘mezzo’ per cerimonie di nozze, Mohan ha sul suo corpo tutti i segni di anni di sevizie e torture: profonde cicatrici,  grandi punture e segni di catene alle zampe costellano e segnano indelebilmente la sua spessa pelle.
La vita di stenti lo ha portato più volte a nutrirsi di plastica, condizioni di abbandono estreme che lo hanno reso emaciato e debole.
Wildlife SOS è venuta a conoscenza della situazione di Mohan durante il salvataggio Raju. I due elefanti avevano trascorso anni della loro vita incatenati fianco a fianco in un campo di elefanti, rendendoli “fratelli nel dolore”.
Fin dal 2014, l’organizzazione ha combattuto senza sosta per consegnare Mohan allo stesso tipo di libertà di cui gode ora Raju.
Tuttavia, le operazioni di liberazione sono state più lunghe e complicate del previsto, con oltre 20 ritardi nei procedimenti giudiziari e folle locali violente ed ostili alla liberazione.  Ciò ha fatto guadagnare all’animale l’epiteto di “elefante più sfortunato nel mondo”.
Solo questo mese la corte suprema ha preso in seria considerazione  il pesante deterioramento della salute di Mohan e ha dato il via libera al suo trasferimento nel centro di cura di Wildlife SOS, dove ha potuto finalmente ricevere le cure mediche di cui necessitava e, cosa ancora più importante, trovare una casa in cui non gli verra mai fatto più del male (video).
La sua strada per la riabilitazione e per  diventare un elefante completamente sano è lunga, ma ora ha un  team intero dedicato che, con amore, cerca di risolvere i problemi al fegato e allo stomaco di cui  l’animale soffre.
Purtroppo il  maltrattamento degli elefanti in India è un problema serio e ancora esteso: ci sono molti elefanti che ancora versano nelle condizioni di cattività in cui si trovava fino a poco tempo fa Mohan. Tuttavia, se l’elefante più sfortunato al mondo si è salvato possiamo avere speranza che qualche altro ce la possa fare e che piano piano la sensibilità della popolazione cambi e faccia diventare storie come queste un triste ricordo del passato! (tganimali.it)


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