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Messaggere di primavera, le rondini indicano ambiente sano, aria buona, giusto equilibrio tra attività umane e mondo naturale. Proteggiamole

09/04/2021

La primavera è tornata: il segnale più evidente e più atteso è il ritorno delle rondini. Questi magnifici uccelli, e i loro consimili balestrucci e rondoni, tornano dopo un difficile viaggio di migliaia di chilometri dalle zone sub sahariane per mettere alla luce una nuova generazione. Sono belli e sono utili perché mangiano migliaia di zanzare al giorno, ma cambiamenti climatici, agricoltura intensiva e altri fattori ambientali concorrono purtroppo a ridurre le popolazioni che sono in marcata diminuzione, circa il 40% in tutta Europa.
Secondo le stime infatti le rondini, solo nell’ultimo decennio, sono diminuite del 40%. Questo uccellino, pur pesando pochi grammi si imbarca due volte ogni anno in una lunga e pericolosa migrazione, attraversando il mare e il deserto, per raggiungere le distese africane più calde e ricche di cibo, trova sempre più difficoltà a tornare nel nostro continente.
Le cause sono diverse, naturali e non, equamente distribuite a Nord e a Sud del Mediterraneo. In Africa la vita delle rondini è messa in pericolo dal consumo di suolo, che toglie loro l’habitat naturale, e dai cambiamenti climatici che ne sconvolgono i ritmi stagionali; in Europa dall’uso dei pesticidi (le rondini mangiano insetti) e dalla modernizzazione degli allevamenti di bestiame che sta facendo scomparire il luogo di nidificazione perfetto per una rondine: il sottotetto di una stalla tradizionale.
Insomma, se le rondini non sono a rischio d’estinzione sono comunque quel si definisce una “specie in declino”. Come sempre il danno non è limitato a una sola specie: le rondini sono infatti quel che si dice un “indicatore biologico di qualità ambientale”: la loro presenza significa ambiente sano, aria buona, giusto equilibrio tra attività umane e mondo naturale; la loro mancanza adombra l’esatto contrario.
La Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli,  per proteggere questi uccelli portatori di primavera, fa appello a tutti i cittadini e alle amministrazioni pubbliche affinchè nei mesi primaverili-estivi da marzo a settembre pongano attenzione a non danneggiare i nidi, si ricorda che gli uccelli sono fauna protetta e ogni maltrattamento è sanzionabile per legge. Le rondini, i loro nidi, le uova e i nidiacei infatti sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale, che ne vieta l’uccisione e la distruzione. Se vedete qualcuno che distrugge i nidi o provoca qualsiasi forma di disturbo alla specie, segnalate l’evento al Corpo Forestale dello Stato.
Ora vediamo come proteggere questi uccellini che conosciamo e amiamo da sempre per non vederli scomparire

– evitare manutenzione di facciate e tetti degli edifici nel periodo marzo-luglio, se necessario effettuare i dovuti controlli per la verifica di possibili nidi di rondini e balestrucci in facciata e di rondoni nei sottotetti, di dormitori di pipistrelli, e sui tetti di siti di nidificazione di passeriformi e in alcuni casi di rapaci come le civette

– per le potature e gli sfalci dell’erba si raccomanda di prestare attenzione alla presenza di nidi e se possibile lasciare delle piccole zone intorno ad alberi o cespugli per permettere ai piccoli a terra di potersi nascondere, quando sono in fase primo involo – per la ripulitura argini prestare attenzione e lasciare zone integre in quanto alcune specie di avifauna acquatica (germani, martin pescatore, gallinella d’acqua, ecc) sono in riproduzione o con piccoli ancora non autonomi.

– prima del taglio di grandi alberi maturi assicurarsi che nelle cavità non siano presenti nidi di uccelli, pipistrelli, piccoli mammiferi

– soccorrere da terra i pulcini solo se sono in pericolo imminente, per presenza di predatori o di automobili, perché di norma i genitori- merli, passeri…- sono nei pressi e si prendono cura dei piccoli anche se noi non li vediamo
Per informazioni ci si può rivolgersi alla Polizia Municipale, alla ASL Veterinaria, alle guardie zoofile delle varie associazioni, in primis la LIPU. Per sapere come soccorre gli uccelli in difficoltà si può accompagnare la richiesta con FOTO a  ciò al fine di ridurre i tempi di risposta e intervento.

 


Categorie: Curiosità