La Norvegia ha preso una decisione saggia e coraggiosa: due razze di cani brachicefali – ovvero quelli col muso “schiacciato” – non potranno più essere allevate nel Paese. Decisione saggia perchè le modifiche genetiche su queste razze sono causa di sofferenza nei cani e coraggiosa perchè le due razze di cane, Charles spaniel e Bulldog inglese, sono tra le più amate in assoluto e le più richieste dal mercato.
Brachicefali sono tutti quei cani che hanno la forma della testa sviluppata più in larghezza che in lunghezza, con il tipico muso corto e schiacciato. Generalmente presentano difficoltà respiratorie dovute proprio a queste caratteristiche genetiche.
Appartengono a questa tipologia anche il Pechinese, lo Sharpei, il Boxer Carlino, , Shi-tzu, Boston Terrier e altre, come il Mastino napoletano.
I cani brachicefali sono considerati dai più semplicemente adorabili: purtroppo sono in pochi a sapere della enorme sofferenza di questi animali. La “sindrome brachicefalica” è una difficoltà respiratoria riconducibile al restringimento delle vie destinate al passaggio dell’aria, che a causa del muso ripiegato su sé stesso risultano meno capaci. A questo grave problema, molte volte letale, si aggiungono a catena la difficoltà a mantenere la temperatura corporea entro certi limiti, problemi gastro intestinali, una fragilità dei bulbi oculari, una certa tendenza a sviluppare carie o infiammazioni orali e molti altri effetti secondari non meno importanti. Perfino il loro caratteristico “russare”, considerato di grande compagnia, è un sintomo del loro malessere.
Si può affermare che non esistono cani brachicefali sani, ma solo esemplari che riescono momentaneamente a limitare gli effetti per lo più devastanti della loro patologia congenita.
Vediamo allora qualche semplice consiglio per la quotidianità del cane brachicefalo suggerito dal Policlinica Veterinario Roma Sud.
– Il più importante consiglio da dare a tutti i proprietari di questi animali è quello di non aspettare i sintomi della loro malattia per un controllo, ma agire preventivamente quando sono sani, preferibilmente entro e non oltre il primo anno di vita! Arrivare dal veterinario quando i sintomi sono palesi, è già troppo tardi.
– Per le femmine, utilizzare l’occasione della diagnostica preventiva per effettuare anche la sterilizzazione, diminuendo quindi le anestesie ed evitare ulteriore stress al cane.
– Non sottostimare mai i sintomi, come per esempio i piccoli rigurgiti, ma recarsi immediatamente dal veterinario.
– Limitare il numero e la durata delle passeggiate soprattutto durante la bella stagione, quando la temperatura è medio-alta.
– Rispettare sempre adeguati tempi di riposo dopo un qualsiasi sforzo, anche piccolo.
– Utilizzare ciotole anti-voracità, per evitare che quantità elevate di cibo creino ulteriori problemi alle vie respiratorie.
Fino al 30 Aprile 2022, presso la CVRS, sarà possibile effettuare un consulto per la prevenzione delle patologie causate dalla sindrome brachicefalica al prezzo scontato del 50%.
Categorie: Curiosità
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