Può un cane cieco diventare un validissimo cercatore di persone? Assolutamente si, come ci insegna la storia di Marley, un pastore tedesco di Santa Maria a Monte (PI) nato cieco destinato ad essere soppresso ma poi lasciato in un canile di Bari dove avrebbe vissuto una vita tristissima se una giovane coppia dal grande cuore non si fosse sentita tanto vicina a quel cucciolo sfortunato dal futuro buio in tutti i sensi.
A dare una vita felice a Marley, sono stati Carlotta Nelli e Marco Chimenti, che lo hanno adottato quando era un cucciolo di circa sei mesi e pesava sette chili. Con l’amore e le attenzioni dei due giovani Marley è cresciuto felice, con un carattere sereno e affettuoso. Carlotta e Marco si sono impegnati a potenziare olfatto e udito per non fargli mancare tutti gli stimoli di una vita normale. Maley però ha fatto molto di più: sul web è diventato il simbolo di chi la sfortuna la può vincere con un suo sito facebook seguito da migliaia di followers .e della televisione. Oltre che testimonial dei diritti dei più fragili. Marley è entrato nella protezione civile toscana, nella sezione di Vinci della Vab, nel Nucleo cinofili ricerca e soccorso. Con l’addestramento di base avuto da Carlotta e Marco ha sviluppato un fiuto infallibile che nel Nucleo cinofilo stanno finalizzando perchè Marley sarà il primo cane cieco d’Italia a ottenere il brevetto per la ricerca di persone scomparse.
Oltre al web, questo straordinario pastore tedesco ha conquistato anche i pubblico della televisione.
Nel programma “Tu si que vales” di Maria De Filippi, grande paladina degli animali, è stata presentata la sua storia di volontà e amore, un bellissimo messaggio che profondamente coinvolto milioni di spettatori e la giuria della trasmissione.
L’invito è ad adottare gli animali e a prendersene cura, soprattutto se portatori di handicap o anziani.
Categorie: Cani, Cura ed Educazione
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