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Maltrattamento e detenzione incompatibile di cani da caccia, condannato a 4 mesi di reclusione. Oipa: "Pene troppo esigue"

02/03/2023

Condannato dal Tribunale di Roma a quattro mesi di reclusione e al pagamento di 1600 euro per le spese legali l’uomo che deteneva in un canile abusivo undici cani da caccia a Roma, sulle sponde dell’Aniene, all’interno della Riserva naturale.
L’OIPA presentò la denuncia all’autorità giudiziaria, costituendosi parte civile, ma ancora una volta sottolinea la necessità di una riforma del Codice penale che inasprisca le pene per i reati contro gli animali.
Il procedimento fu avviato nel 2019 a seguito del sequestro della struttura abusiva fatiscente eseguito dalle guardie zoofile dell’OIPA DI ROMA coadiuvate dall’Asl Roma 2 e dalla polizia municipale.
Gli undici cani, trovati in una situazione igienico-sanitaria gravissima, senza cibo né acqua, erano malati, denutriti, pieni di parassiti e una femmina era in avanzato stato di gravidanza.
A seguito del sequestro, sono stati condotti nel canile comunale per la custodia giudiziaria e la successiva adozione in una casa e una famiglia in cui dimenticare il loro triste passato …..è sono stati tutti adottati.
«Il maltrattamento e la detenzione incompatibile vale solo quattro mesi di reclusione», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «È tempo di mettere mano a una riforma che renda più severe le pene per chi delinque contro esseri senzienti cui anche il nuovo articolo 9 della Costituzione riconosce l’esigenza di tutela. L’opinione pubblica non comprende l’esiguità di queste pene e non serve a nulla prometterne l’inasprimento nelle campagne elettorali se poi non si passa ai fatti».
Gli allevamenti abusivi di animali al fine della riproduzione e della vendita purtroppo non sono rari. Per questo, l’Oipa raccomanda di fare molta attenzione agli annunci online che riguardano la cessione di animali poiché, nonostante l’adozione o la vendita di animali da compagnia sul web sia legale, molto spesso questi annunci possono nascondere un traffico illecito punito come reato con pene molto severe (reclusione, multa elevata e confisca degli animali) e acquistare animali online, anche se in buona fede, può comportare il concorso in tale traffico.
L’associazione invita inoltre a non ignorare casi di degrado e maltrattamento di cui si sia a conoscenza e di rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.
Dietro la vendita/compera di animali spesso si nascondono veri e propri maltrattamenti. Non comprate ma adottate!
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Categorie: Cani, Cura e gestione