Anche per la festività di Santa Rosa, dopo il trasporto della Macchina, si è scelto di non chiudere i festeggiamenti con un tradizionale spettacolo pirotecnico, proponendo invece fontane di luce, musica dal vivo e altro nel rispetto del benessere degli animali.
La LAV, LegaAntiVivisezione, ha mandato una nota di pubblico encomio ai media perchè la scelta dell’Amministrazione comunale di Viterbo ancora una volta ha dimostrato di attenzione alla tutela e al benessere degli animali.
La LAV ha voluto ricordare quanto dolore, spavento e altre gravi conseguenze può avere l’esplosione di fuochi d’artificio sugli animali. Chiunque ha un cane sa benissimo che il suo udito è più sensibile di quello degli umani, il deflagrare delle esplosioni di fuochi d’artificio non solo li spaventano di più, ma possono anche danneggiarne l’udito in modo più grave.
Il forte e ripetuto rumore delle esplosioni all’improvviso sono vissuti come minacce incomprensibili da cui gli animali presi dal panico si difendono fuggendo. Sappiamo bene che a Capodanno c’è un picco di fughe e relativi smarrimenti di animali domestici siano dovuti al fragore fuochi d’artificio.
“I petardi – ha sottolineato la Lav – sono inoltre velenosi e la loro esplosione rilascia particelle nocive come le polveri sottili tossiche per l’organismo. Le polveri possono inoltre peggiorare il corso di malattie esistenti e causarne altre. I fuochi d’artificio, quindi, rappresentano un pericolo sia per gli animali che vivono nelle aree in cui vengono fatti esplodere, sia per i luoghi relativamente distanti da esse quando il vento ne trasporta le particelle. Esiste anche il rischio di ingestione del residuo di fuochi d’artificio e di petardi”.
Conseguenze nefaste colpiscono anche gli animali selvatici, anche loro sensibili agli effetti dei botti.
“Svegliati improvvisamente da esplosioni deflagranti e da lampi di luce mentre il cielo letteralmente esplode sopra di loro, – prosegue la LAV -costituisce un insieme di eventi incomprensibili per gli animali selvatici, che vengono presi dal panico e, per questo, mettono immediatamente in atto i comportamenti tipici delle loro specie, tutti accomunati da un fattore determinante per la loro sopravvivenza: fuggire da quella situazione per mettersi in salvo. Questa reazione istintiva comporta spesso conseguenze letali. tuttavia è più difficile rendersene conto, considerato che non vivono a stretto contatto con noi umani”.
Ci auguriamo che dopo Monza, Nemi (RM) e Lecce molte altre cittadine seguano il loro esempio di festeggiare i loro Patroni e eventi con scelte rispettose del benessere animale e promuovere una felice convivenza per tutti.
Categorie: Cani, Eventi e Appuntamenti, Gatti
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