M62 era uno degli esemplarisu cui pendeva un’ordinanza di cattura e abbattimento firmata dal governatore del Trentino perché classificato «problematico», ritrovato morto una settimana fa nei pressi del lago di Molveno. Si è parlato dell’aggressione di un altro orso più grande. C’è però il sospetto delle associazioni animaliste di una morte causata da un bracconiere e non da un orso. Dalle associazione tra cui l’Enpa la richiesta di accedere agli atti degli esami autoptici e ad annunciare denunce nel caso venisse accertato il decesso dell’orso per mano dell’uomo. La procura ha quindi aperto un fascicolo contro ignoti, ipotizzando il reato di uccisione di animale. L’obiettivo è ordinare ulteriori accertamenti «atti a stabilire l’origine delle ferite» ritrovate sulla carcassa del plantigrado,e fugare l’ipotesi dell’azione di bracconaggio.
L’esame necroscopico sul corpo del plantigrado, non ha infatti confermato l’ipotesi di un’aggressione da parte di un altro animale selvatico, rendendo più concreta la possibilità di quell’atto di bracconaggio. «Accogliamo con soddisfazione – dichiara l’Enpa – la decisione della Procura di Trento di aprire un fascicolo che permetterà di condurre ulteriori analisi su M62, che, lo ricordiamo era uno degli esemplari condannati a morte da Maurizio Fugatti. L’auspicio è che si faccia finalmente chiarezza. Per questo – spiega Enpa – il nostro ufficio legale si rende sin da ora disponibile a fornire ogni possibile supporto utile alle indagini, anche presentando memorie di parte”.
M62 era stato individuato come pericoloso e quindi da abbattere solo perché l’animale si era avvicinato a zone abitate, attratto dai rifiuti lasciati incustoditi.
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