Il Trentino ha un difficile rapporto con i predatori come orsi e lupi che, rintrodotti sul territorio, ora stanno ripopolando la Regione arrivando fino alle aree antropizzate.
Una presenza non sempre fortunata per questi animali le cui uccisioni, volontarie o casuali, sono sempre più frequenti. Come riportato da ildolomiti.it.
Questa volta, però, almeno chi lo ha investito ha allertato i carabinieri. L’esemplare, spiega la Pat, ”potrebbe essere il maschio Alpha del Carega” ma anche no
Un lupo è stato investito e ucciso, ironia della sorte, da un’ambulanza sulla statale 12 tra Marco di Rovereto e Serravalle all’Adige. Si tratta del quinto lupo che viene rinvenuto morto in provincia quest’anno a causa di investimenti, e del terzo nel corso degli ultimi venti giorni. Questa volta, però, almeno chi lo ha investito ha allertato i carabinieri. L’esemplare, spiega la Pat, ”potrebbe essere il maschio Alpha del Carega” o forse no.
Statistiche preoccupanti che dimostrano da un lato come la presenza di questi animali sia sempre più solida in Trentino ma dall’altra anche che troppo spesso l’attenzione per chi guida finisce per essere un optional. Quel che è certo è che la frequentazione da parte dei lupi delle zone basse di quota sia accentuata in questo periodo dalla consistente presenza in fondovalle degli ungulati selvatici, soprattutto caprioli nella val d’Adige, che sono tra le prede del lupo.
E mentre nelle altre situazioni la carcassa dell’animale è stata trovata dopo l’incidente a bordo strada perché nessuno aveva denunciato l’accaduto, questa volta essendo rimasta coinvolta un’ambulanza la segnalazione è stata data dagli stessi operatori sanitari. A rimanere ucciso un lupo adulto e i primi esami condotti dal medico veterinario evidenziano che si tratta di un esemplare maschio adulto che era in buono stato di salute, di 37 chili.
Considerato il luogo in cui è avvenuto l’investimento, spiega la Provincia, è probabile che il lupo appartenesse al branco del Carega ”potrebbe trattarsi del maschio Alpha – scrive la Pat – ma non si può del tutto escludere che fosse un altro maschio presente nel gruppo famigliare, né che fosse un animale solo, in dispersione”. Le analisi ulteriori, anche genetiche, che verranno condotte sulla carcassa potranno forse fornire qualche ulteriore informazione al riguardo.
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