Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha firmato un’autorizzazione per il prelievo di due lupi in Alta Val Venosta. Tra il 14 maggio e il 21 luglio, riferisce una nota della Provincia, è stata segnalata l’uccisione in totale di 30 capi di bestiame in nove attacchi di lupo confermati in tre alpeggi nei territori comunali di Malles (frazione di Planol) e Curon. Gli alpeggi di questi Comuni sono designati come “aree di protezione dei pascoli” e gli undici proprietari hanno attuato misure di protezione del gregge (pastori, cani da guardia del bestiame, recinzioni elettrificate). Il Corpo forestale provinciale è stato, quindi, autorizzato al prelievo dei due lupi.
L’Ente Nazionale Protezione Animali ha subito attivato il proprio ufficio legale sull’ordinanza emanata lunedì 12 agosto dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, che autorizza l’uccisione di due lupi. Secondo il provvedimento firmato dal presidente della Provincia di Bolzano. Sarebbe d chiarire e verificare la messa in essere ldelle adeguate contromisure per evitare il ripetersi delle presunte predazioni. Le cui modalità, peraltro, sono tutte da verificare. Per tale motivo, l’associazione animalista, oltre ad impugnare l’ordinanza con un ricorso urgente, chiede di accedere al rapporto della Forestale sulle presunte predazioni e al parere Ispra sull’uccisione dei due animali. Come ammesso dalla stessa Provincia, l’Istituto per la Ricerca e la Protezione dell’Ambiente non entrerebbe nel merito della questione ma si limiterebbe semplicemente ad esprimere un parere di congruità. «E’ una situazione paradossale. Da quanto sappiamo – spiega Enpa – Ispra non esprime valutazioni sul caso specifico, relativamente ad esempio ai metodi di prevenzione, e non dice che la Provincia di Bolzano può procedere con l’uccisione dei lupi. Ispra dice solo che quell’ordinanza è conforme alla legge ammazza-lupi approvata dalla Provincia stessa nel 2023. Il che sarebbe piuttosto singolare considerando che tale l’Istituto dovrebbe pronunciarsi su questioni ambientali e non giuridiche».
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