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L’uomo quando è contento sorride, anche altri animali sono capaci di ridere e tanti i modi in cui ci segnalano che sono contenti e si sentono bene

15/05/2013

L’umano quando è felice o divertito ride ma non è il solo animale a farlo. Il filosofo greco Aristotele affermava che il riso ci distingue dagli altri animali. Sembra però che si sia sbagliato, stando a quanto affermano i ricercatori moderni. Vi sono infatti degli animali capaci di ridere quasi come noi. Marina Davila-Ross, una esperta di biologia comportamentale, studia il modo di apportarsi delle scimmie e l’espressione dei loro volti. È convinta che determinate specie di scimmie siano capaci di ridere; come gli scimpanzé, ad esempio, che hanno muscoli analoghi all’uomo e riescono quindi a ottenere una mimica molto simile alla nostra. In uno studio condotto insieme a un team di ricercatori, Davila-Ross ha dimostrato che la risata è contagiosa nelle scimmie quanto lo è nell’uomo.
Il solletico per sollecitare il riso, è il metodo di cui si è servita Elke Zimmermann, docente di zoologia all’Università veterinaria di Hannover, quando insieme a Davila-Ross e a Michael J. Owren, ha analizzato e confrontato la risata di orangotanghi, gorilla, scimpanzé, bonobo e bambini con l’aiuto di misurazioni al computer. Ci sono voluti dieci anni circa di analisi e solletico, da cui è risultato che queste scimmie sono capaci di ridere, ma con suoni un po’ diversi da quelli dell’uomo.
Va comunque detto che l’espressione del viso di uno scimpanzé o di un bonobo che ride è molto simile a quello dell’uomo. Nelle scimmie questo fenomeno si chiama anche «viso giocoso» e si può paragonare a un sorriso. Con tale espressione del viso gli animali segnalano agli altri di non fare sul serio quando, per esempio, si azzuffano per gioco. In questo modo evitano i conflitti.
E gli altri animali? Anche i topi ridono se li si solletica. Ne è convinto lo scienziato americano Jaak Panksepp della Bowling Green State University nell’Ohio. Reagiscono al solletico emettendo determinati stridii nelle alte frequenze, gli stessi che producono anche quando giocano. Nei suoi studi sui topi, Panksepp ha interpretato questo stridio come una risata, una reazione a qualcosa che piace agli animali. Attenzione però, tali considerazioni non valgono per tutti gli animali. Per esempio, quando vengono solleticati, i primati «ridono» mostrando i denti. Mentre l’espressione di un cane che mostra i denti di solito è tutt’altro che amichevole. Anche se chi possiede un cane afferma spesso che mostrare i denti vuol dire anche esprimere un momento di gioia.
Vi sono molte immagini con animali che sembrano ridere. Sono molto divertenti, ma non bisogna dimenticare che tutto dipende dai dettagli della mimica, per l’uomo come anche per gli animali. Oltre al viso, bisogna inoltre osservare anche la posizione del corpo nel suo insieme e i movimenti. I cavalli, per esempio, comunicano il loro stato d’animo non con l’espressione del viso, macavallo_ride_320x200 attraverso le orecchie, la coda e il movimento del collo. Possono persino fare salti di gioia quando sono contenti.
Anche le mucche sono capaci di saltare di gioia. Lo afferma Donald Broom, docente di protezione degli animali all’Università di Cambridge. Per testare l’intelligenza degli animali Broom ha nascosto del foraggio dietro una porta. Le mucche dovevano riuscire a capire come aprirla. Quelle che vi sono riuscite hanno iniziato a saltare e a galoppare, come se fossero contente.
Ciò che gli animali sentono veramente, l’uomo può solo interpretarlo, c’è ancora molta ricerca da fare. Per esempio nei gatti: quando sono contenti e amano qualcosa, fanno le fusa. Ma possono fare le fusa anche quando stanno male. E allora va interpretato anche il comportamento del corpo. Tenere gli occhi semichiusi, mantenere una posizione rilassata o strofinare il viso sulla mano che li accarezza sono segnali di gioia. Quando poi i gatti alzano anche gli angoli della bocca, alcuni sono anche convinti di riconoscervi un sorriso.Anche chi possiede un cane parla di un «viso giocoso» quando l’animale apre la bocca assumendo un’espressione che sembra un sorriso. Il cane mostra di essere contento, per esempio, quando salta addosso al padrone (che non sempre apprezza), scodinzola, abbaia e ulula con gioia o lecca la mano o il viso del padrone. Anche in questo caso occorre interpretare i diversi segnali del corpo, perché il solo scodinzolare o anche una leccata possono significare qualcos’altro.
La comunicazione con gli animali funziona in gran parte in modo non verbale. Per questo motivo si consiglia di osservare i movimenti e gli atteggiamenti del proprio animale in situazioni differenti. Una buona comunicazione fa bene all’uomo e all’animale, perché così hanno entrambi un buon motivo per ridere o per essere contenti. (cooperazione.ch)


Categorie: Curiosità