La Regione Lombardia ha presentato al parlamento un progetto di legge I proprietari di cani inseriti in una “save list” di cani potenzialmente pericolosi se mal gestiti avranno bisogno di un “patentino” obbligatorio per i cani della tipologia dei terrier tipo bull e molossoidi, quali Pitbull, American Staffordshire, Bull Terrier, Cane corso, Dogo argentino e cani morfologicamente similari. . “Non si tratta di una black-list, ma di una lista di cani da salvare dall’incapacità di chi li detiene senza averne una adeguata conoscenza e preparazione” ha spiegato il relatore del provvedimento, il vice presidente della commissione Sanità Roberto Anelli (Lega). Inoltre, viene precisato in una nota del Consiglio regionale della Lombardia, i proprietari dei cani inseriti in quest’elenco dovranno seguire un percorso formativo articolato in due step: un corso teorico per il conseguimento di un “patentino” e uno pratico per la valutazione della capacità del conduttore del cane e delle caratteristiche psicofisiche dell’animale effettuata attraverso un test di controllo (Cae-1) somministrato dall’ente nazionale cinofilia italiana (Enci). Nel caso in cui il proprietario non superi l’esame finale del corso o il cane non ottenga una valutazione favorevole al test Cae-1, i servizi veterinari certificano l’incapacità di gestione del cane e il Comune, su richiesta dell’Ats, adotta un provvedimento di sequestro dell’animale con affido a strutture rifugio. In caso di valutazione sfavorevole al test Cae1, lo stesso può essere ripetuto fino a tre volte entro tre mesi.
Il progetto contiene, inoltre, l’obbligo a carico dei proprietari di stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni provocati a persone o ad altri animali dal proprio cane, di applicare museruola e guinzaglio quando l’animale si trova in luogo aperto al pubblico, in locali pubblici o su mezzi pubblici di trasporto e di segnalare il cane alle Ats competenti per territorio.
“Oggi non è richiesto alcun requisito specifico per possedere in sicurezza questi cani potenzialmente pericolosi – spiega il Vice Presidente della Commissione Sanità Roberto Anelli (Lega), relatore del provvedimento -. I casi di cronaca ci raccontano sempre più spesso di aggressioni provocate da proprietari impreparati e non in grado di gestire questi cani oppure di persone che volontariamente scelgono queste razze per obiettivi criminali. Serve, pertanto, una legislazione specifica per prevenire rischi a danno sia delle persone, soprattutto dei bambini, che di altri animali. Cercare di normare il possesso di queste razze è, inoltre, uno strumento per tutelare il loro benessere che non è garantito da chi li acquista e li detiene in modo inconsapevole e, spesso, li abbandona né dalla loro permanenza nei canili, soprattutto se si tratta di strutture prive di requisiti idonei. Non si tratta di una black-list, ma di una lista di ‘cani da salvare’ dall’incapacità di chi li detiene senza averne una adeguata conoscenza e preparazione”, conclude Anelli .I proprietari dei cani inseriti nella “save list” dovranno seguire un percorso formativo articolato in due step: un corso teorico per il conseguimento di un “patentino” e uno pratico per la valutazione della capacità del conduttore del cane e delle caratteristiche psicofisiche dell’animale effettuata attraverso un test di controllo (CAE-1) somministrato dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI).
Nel caso in cui il proprietario non superi l’esame finale del corso o il cane non ottenga una valutazione favorevole al test CAE-1, i servizi veterinari certificano l’incapacità di gestione del cane e il Comune, su richiesta dell’ATS, adotta un provvedimento di sequestro dell’animale con affido a strutture rifugio. In caso di valutazione sfavorevole al test CAE1, lo stesso può essere ripetuto fino a tre volte entro tre mesi.
E’ previsto inoltre, l’obbligo a carico dei proprietari di stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni provocati a persone o ad altri animali dal proprio cane, di applicare museruola e guinzaglio quando l’animale si trova in luogo aperto al pubblico, in locali pubblici o su mezzi pubblici di trasporto e di segnalare il cane alle ATS competenti per territorio.
Categorie: Cani, Cura e gestione
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