L’isola dei conigli è in Scozia, ci vivono 16.000 conigli e 12 abitanti che vogliono riprendere la supremazia con la forza

22/10/2013

A Canna, un’isoletta scozzese dell’arcipelago delle Small Isles nelle Ebridi Interne, la sparuta comunità umana di 12 abitanti imputa tutti i suoi problemi ai 16.000 conigli che vivono su quel lembo di terra lunga sette chilometri e larga uno e mezzo.
Dopo che le tane sotterranee scavate dai conigli hanno provocato una frana, la scorsa settimana le proteste sono cresciute. “L’unica strada dell’isola e’ diventata inutilizzabile per giorni”, ha raccontato un’abitante di Canna. Winnie MacKinnon, un altro residente dell’isola, ha spiegato che per costruire cunicoli i conigli hanno anche dissotterrato degli scheletri dal cimitero dell’isola. La comunità ha così deciso di dare il via ad una campagna per abbattere migliaia di animali e portarli a livelli “sostenibili”. Certo la presenza massiccia dei conigli qualche problema può crearlo ma l’isola sembra più confacente a questi leporidi che non agli umani. Nel 2011 aveva lanciato un’appello a volontari disposti a trasferirsi sull’isolotto con scarso successo. Non è la prima volta che da Canna giungevano appelli per ripopolare l’isola: anche quattro anni fa, una simile richiesta riuscì a far trasferire sull’isolotto ben 350 persone. Con il passare degli anni, però, i nuovi abitanti, pian piano, se ne sono andati, abbandonando la loro nuova casa, a causa del clima inospitale, degli inverni lunghi, delle poche attrattive che offriva l’isola, priva di macchine, e quindi di semafori, e di locali per i giovani. Il tutto condito dalle regole alquanto severe imposte dal National Trust of Scotland, che ha la proprietà dell’isola. Forse l’incriminazione e la condanna dei conigli è solo un pretesto per movimentare una vita troppo monotona, ma non basta, ci sono ben altri sistemi di contenimento dei prolifici conigli.

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