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‘Life Wild Wolf‘, il progetto per tutelare e contenere la presenza del lupo e prevenire criticità nelle zone antropizzate

09/04/2024

‘Life Wild Wolf‘, è il progetto internazionale nato  per vigilare  sulla presenza del lupo nelle aree abitate, gestendo in maniera adeguata situazioni critiche che si presentano nei paesaggi europei molto antropizzati. In tutta Europa, infatti, città e periferie si stannoLife Wild Wolf popolando di presenze un tempo inusuali, come cinghiali, volpi e anche lupi. Una nuova frontiera di interfaccia tra animali selvatici e persone a cui fare attenzione, per evitare che possano insorgere conflitti negativi sia per noi che per gli animali. Un selvatico resta tale anche se entra in contesti cittadini ed è fondamentale evitare che venga trattato come un animale domestico, perdendo così il suo ruolo ecologico e diventando “confidente”.
“Il progetto tratterà il caso del lupo, le cui popolazioni si stanno espandendo in diversi Paesi europei. L’obiettivo è migliorare la capacità tecnica delle autorità competenti nel gestire e prevenire le criticità, incoraggiando pratiche che facciano mantenere al lupo un comportamento schivo, così come da natura, e migliorino le reazioni delle persone alla sua presenza inaspettata. Il partenariato internazionale ci permetterà di analizzare le casistiche più diverse e creare una base di dati a livello europeo che ci consentirà di condividere esperienze e buone pratiche” ha dichiarato Valeria Salvatori, responsabile del progetto per l’Istituto di Ecologia Applicata.
In Italia lo studio sarà condotto a Roma, nell’Oasi Lipu Castel di Guido e nelle limitrofe aree naturali della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, dove da 11 anni si registrano segni della presenza dei lupi. Nell’area protetta, ampia 15.900 ettari, i volontari si occuperanno del monitoraggio di due branchi, quello che ha come territorio centrale l’Oasi Lipu Castel di Guido, che la Lipu gestisce dal 1999, composto a oggi da 3 individui, e quello che ha stabilito il suo territorio tra Maccarese e Aranova, anche questo composto da 3 individui. Una presenza, quella sul Litorale Romano, da monitorare onde evitare minacce per la specie e conflitti con l’uomo. Dal 2010 a oggi sono 8 i lupi morti investiti, 4 quelli morti per bracconaggio e 3 quelli per cause naturali. A supportare il progetto anche l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, la Regione Lazio e il Comune di Roma.Tre lupi con quattro cuccioli avvistati nelle campagne - ParmaPress24
La presenza della fauna selvatica in vicinanza delle aree urbane e periurbane è un fenomeno in crescita a livello europeo, e spesso porta a situazioni critiche di pericolo reale o percepito. Pochi paesi dispongono di linee guida e protocolli chiari capaci di fornire indicazioni su come e dove intervenire, e quando li hanno non esiste una valutazione della loro efficacia perché il fenomeno è relativamente recente.
Il progetto. ‘Life Wild Wolf – Azioni concrete per garantire la selvaticità del lupo in ambienti antropici’ ha l’obiettivo di creare una base tecnica solida, sviluppando protocolli sperimentali e testandone l’efficienza, al fine di fornire un contributo significativo alla corretta gestione di situazioni critiche. Il progetto sarà svolto in aree rurali, urbane e periurbane, di 8 Stati: Croazia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia e Svezia, toccando 7 delle 9 popolazioni di lupo d’Europa.
‘Life Wild Wolf’ è finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea, ha durata di 5 anni ed è composto da un gruppo multidisciplinare di 18 partner, coordinati dall’Istituto di Ecologia Applicata di Roma. Il progetto prevede la definizione dei modelli comportamentali dei lupi nei contesti dominati dalla presenza umana; la descrizione dei principali fattori che regolano i processi di assuefazione del lupo alla presenza umana e individuazione degli interventi gestionali adeguati per evitare la presenza permanente del lupo negli insediamenti umani; la descrizione di eventuali modelli di predazione da lupo sui cani e sperimentazione di dispositivi di protezione; formazione tecnica degli enti preposti a monitoraggio, gestione e comunicazione, della presenza del lupo negli insediamenti umani. (romasociale.com)

 


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