Finalmente per Alfred, David, Xsara e altri scimpanzé come loro si sono aperte le gabbie e hanno potuto lasciare le stanze dell’orrore dei laboratori dove sono vissuti per trentanni sottoposti ad ogni tipo di esperimenti. Molti di loro, nati e cresciuti nello stabulario, vedranno per la prima volta la luce del sole, gli alberi e tutti potranno godere della libertà ritrovata nel parco austriaco di Gänserndorf a pochi chilometri da Salisburgo fondato da Michael Aufhauser nel 2002 per accogliere animali in difficoltà.
Gli scimpanzé, quando non nati all’interno dei laboratori, sono arrivati provenienti dall’Africa, presi dai bracconieri che per catturarli avevano probabilmente ucciso le madri.
Una volta giunti in Austria, in piccoli contenitori, li apettava una vita terribile nei laboratori di ricerca di una nota casa farmaceutica che li ha poi usati per vari esperimenti. Tenuti in gabbie piccolissime, alla sola luce artificiale e senza alcun contatto con gli altri loro simili, gli sono stati inoculati virus di ogni tipo, dall’Aids all’epatite. Ora l’incubo è finito e loro sembrano averlo capito subito da come Michael Aufhauser ha raccontato alla tv tedesca Rtl la prima uscita degli scimpanzè: «Si sono abbracciati, hanno riso. Immaginate, rimanere imprigionati per tutto questo tempo e poi d’improvviso si apre la porta». (video)
La nuova casa degli scimpanzé Gut Aiderbichl, è inserita in un’area verde di
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