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Le volpi di Cristiano. Il toccante ricordo di un giovane volontario animalista scomparso. Leggero e commovente come una favola

28/12/2017

Renzo Rizzi,Caponucleo guardie Zoofile Enpa di Vicenza, ha voluto condividere il suo toccante ricordo di Cristiano, volontario animalista padovano recentemente scomnparso apparso sul sito dell’Enpa.
“Caro Cristiano, te ne sei andato in punta di piedi, così come sei vissuto, gentile disponibile, ma anche saggio e coraggioso, ti sei battuto come un eroe di altri tempi a fianco di esseri liberi e puri, costretti a subire la tirannia, l’odio e la cattiveria che imperversano in una fetta insensibile della specie umana. Ti ho conosciuto un po’ di anni fa, quando al telefono, molto agitato, scandalizzato e quasi disperato, mi hai informato che un branco di persone vestite da cacciatori, avevano ucciso una volpe in fuga colpendola con diverse fucilate, di fronte ad una casa, lungo una strada, alla presenza di una ragazzina di una decina d’anni. Ma i suoi cuccioli, che si trovavano all’interno di un buco nel terreno avevano subito la sorte peggiore, erano stati sbranati e fatti a pezzi dai “cani da tana” incitati dagli aguzzini. Erano dei bellissimi e speciali animali che tu conoscevi bene, in un teatro naturale da mesi nel tuo furgoncino camuffato dove ti recavi prima dell’alba, li studiavi e filmavi la realtà della vita di una famiglia di volpi, che aveva deciso stabilirsi nella ex discarica di Caselle di Selvazzano. Tutto tranquillo, tutto così vero, uno spettacolo che solo le regole della natura sanno trasmettere, scene di vita quotidiana, i primi passi dei cuccioli al di fuori della tana, i giochi, la scuola di mamma volpe con dimostrazioni di come si cacciano le prede… tutte cose che a Cristiano riempivano il cuore, essere lì, in quel momento, ed essere partecipe di questa realtà naturale che lega indistintamente tutti gli esseri viventi, gli davano una gioia immensa
Almeno fino a quel giorno in cui hai scoperto che quello splendido e mitico animale, è odiato a morte da esseri umani che lo massacrano semplicemente perché è un loro competitore nella caccia; non solo con le fucilate e i cani da tana, ma anche con trappole, veleno, bocconi di vetro, fumo, bastoni, lacci, e qualsiasi mezzo per annientarlo. Cristiano sbigottito e incredulo non poteva accettare che tanta cattiveria fosse insita nell’essere umano. Ricordo che eri scosso, pensavi che gli uomini non potessero essere così, la tua preoccupazione riguardava la ragazzina che aveva visto, eri preoccupato per lei, e per quello che poteva succederle… anche alla tua famiglia… hai preferito fermarti… Ho provato a parlarti, a spiegarti che questi poveri disgraziati fanno soffrire e uccidono ma senza rendersene conto, hanno solo avuto la sfortuna di crescere con una grave mancanza che li ha portati a comportarsi al contrario dello spirito che guida l’uomo saggio, e cioè, a uccidere per divertimento e a non provare nessuna pietà di fronte alle indicibili sofferenze che creano negli animali colpiti; ma che normalmente non vanno oltre, ma non è servito.. Il tuo è stato comunque un comportamento da uomo saggio. 
Ricordo quanto mi sei piaciuto qualche anno dopo, quando mi hai chiamato pieno di gioia, avvisandomi che avevi capito l’importanza di aiutare questi poveri ed inermi animali, che ti stavi impegnando per fare chiudere la caccia nella zona dove vivevano le volpi, e che non ti saresti fermato di fronte a nulla… tutto ricominciava, nella vecchia tana della discarica si era insediata un’altra famigliola di volpi e tu non le avresti più lasciate sole. Le avresti difese con l’invincibilità che a volte alberga nel cuore dei giusti, contro il più temibile, schizofrenico e perverso dei predatori. 
Chi se non tu Cristiano le poteva aiutare? Tu che le conoscevi, tu che avevi capito quanto è importante vivere e non uccidere… Hai continuato a pattugliare la zona armato solo della tua forza e del tuo amore per la vita… te ne sei andato ma hai sconfitto la morte che regna nel cuore di molti di noi… Grazie Cristiano… un lungo abbraccio, se ci rivedremo mi racconterai quello che mi manca”.


Categorie: Curiosità