“Al tribunale di Mantova, si è concluso con una condanna a otto mesi di reclusione il processo a carico di un uomo ritenuto colpevole di aver ucciso il cane del vicino con un colpo di fucile”. La Lega antivivisezione (Lav) che si era costituita parte civile nel procedimento, spiegando che “l’uccisione risale al 2011 quando una mattina il cane di nome Dago era a passeggio con il suo compagno umano nelle campagne di Gazoldo. Arrivati nei pressi di una cascina, il cane entra in una corte: il suo compagno umano lo segue, sente uno sparo e il cane guaire, lo raggiunge e lo trova agonizzante con il corpo pieno di pallini. A nulla serve il viaggio verso il veterinario, Dago muore durante il trasporto”. “Terribile la motivazione addotta dall’uomo, oggi condannato, secondo cui avrebbe scambiato il cane per un randagio che spaventava gli uccelli detenuti in una voliera” prosegue la Lav , ricordando che “il pm aveva richiesto 2 mesi e 20 giorni, mentre la difesa sosteneva l’assoluzione per carenza dell’elemento soggettivo del dolo, trattandosi di un tragico errore dovuto a uno sparo accidentale. La LAV parte civile, attraverso il suo avvocato aveva chiesto una condanna esemplare”. “Siamo soddisfatti di questa condanna” ha dichiarato la Lega antivivisezione, che sta seguendo oltre 150 casi di maltrattamento in tutta Italia e che ringrazia l’avvocato Cristian Pasolini del foro di Mantova. “Simili risultati – conclude la nota – sono possibili grazie all’attenzione e all’impegno delle nostre sedi locali e alla loro collaborazione con le aree nazionali di competenza e con l’ufficio legale nazionale dell’associazione e grazie ai tanti avvocati che ci supportano”.
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