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La terribile fine di London, cavalla legata e lasciata morire di fame da un 70enne di Castelvetrano. Enpa cerca giustizia

15/02/2021

Lasciata morire di fame con volontaria indifferenza. Una crudele agonia durata giorni per una cavalla legata ad un albero e senza cibo. Così si è spenta la vita di London, una cavalla trovata in fin di vita e poi morta, a Castelvetrano. Per quei fatti ora è a processo il proprietario, un uomo di Castelvetrano di 70 anni rinviato a giudizio davanti al Tribunale di Marsala.
I fatti risalgono al primo ottobre 2018. London viene trovata agonizzante in un appezzamento di terreno di contrada Seggio, a Castelvetrano. A scoprire la cavalla in fin di vita un cane, che ha cominciato ad abbaiare attirando l’attenzione della proprietaria. Sul posto sono poi intervenuti i vigili urbani e il veterinario dell’Asp di Trapani. Per London, però non c’è stato nulla da fare. E’ morta poco dopo.
L’Ente Nazionale Protezione Animali è stato ammesso come parte civile nel procedimento contro un uomo che dovrà rispondere di uccisione di animale per aver legato con una corda una cavalla ad un albero ed averla lasciata morire di fame nel 2018 a Casteltretrano (Trapani). Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa: “L’agonia e la sofferenza che deve aver provato London, questo il nome della cavalla lasciata morire, nelle sue ultime ore di vite è inaccettabile. Per questo fin dal primo momento con il nostro ufficio legale ed in particolare con l’avv. Claudia Ricci, responsabile dell’ufficio legale nazionale, e l’avv. Riccardo Rubino, riferimento della RETE LEGALE ENPA a Marsala, ci siamo impegnati affinché un delitto così crudele non rimanesse impunito e nell’udienza di oggi, nella quale è stata discussa la messa alla prova dell’imputato, i nostri legali hanno sottolineato l’importanza che l’eventuale messa alla prova debba, però, avere una condotta ‘molto riparatrice’ . Ringrazio anche la nostra Sezione di Castelvetrano che sin dal primo momento si è attivata.”. Il giudice del Tribunale di Marsala ha fissato l’udienza per sciogliere la riserva di messa alla prova per l’11 marzo.


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