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La storia di Kenny, la tigre bianca con la sindrome di down per accoppiamenti e manipolazioni genetiche

04/08/2014

Sono rarissimi da vedere casi di animali affetti da sindrome di Down o trisomia 21 ma è certamente possibile anche nel mondo animale, considerando che i patrimoni cromosomici non sono proprio come quelli umani, riscontrare questa patologia. La natura tende ad eliminare un animale quando presenta deficit tali da non permettergli una vita normale. Questo avviene sia nel grembo materno che fuori. Un animale non autosufficiente difficilmente sopravvive, in alcuni casi sono le madri stesse a sopprimerli. Ma seppur rari, alcuni casi esistano come Kenny, una rara tigre bianca, divenuta famosa per il candido mantello ma ancor più per l’handicap con cui era nata per le manipolazioni a cui il suo patrimonio genetico è stato sottoposto dall’uomo.
Le tigri bianche sono animali a rischio estinzione, ma molto ricercate per la particolarità della loro pelliccia.
Per preservare la specie e moltiplicare gli esemplari, questi maestosi felini sono tenuti in cattività, ma a volte gli scopi della loro prigionia non sono sempre nobili servono a soddisfare le richieste di chi vede nel loro possesso un simbolo di potere e ricchezza.
Quando Kenny è nata, il 3 febbraio 1999, sembrava quello che si aspettavano i suoi proprietari, un bel cucciolo di tigre bianca, risultato dell’esigenze dei vari giardini zoologici e negozi di animali esotici in cerca della tigre “perfetta”.
Dopo pochi giorni si sono accorti che presentava ritardo nello sviluppo e notevoli limitazioni fisiche, praticamente era down, la prima tigre con sindrome di Down.
Le limitazioni di Kenny sono il frutto di un allevamento incestuoso, cioè la consaguineità dei suoi genitori.
Kenny è morto nel 2008 di cancro all’età di 9 anni.
Un video mostra quella che è stata la vita quotidiana di Kenny, come ha vissuto i suoi giorni nel Turpentine Creek Wildlife Refuge a Eureka Springs, Arkansas.


Categorie: Curiosità