A volte il cuore e l’impegno non bastano. Allora è necessario unire le forze per realizzare quello che da soli sembra impossibile, questo è il progetto Enpa “Un aiuto subito”
Era pieno inverno, le 22:00, l’ora in cui ognuno di noi spesso cerca conforto sul divano dopo una lunga giornata di lavoro quando la Delegata ENPA riceve la telefonata della pattuglia dei Vigili urbani e del servizio medico veterinario ASP presenti sul posto di un quartiere “complicato”, dove dal mattino era stato segnalato una cane con ferite, accasciato al bordo di un’aiuola in un giardinetto pubblico, pensavano fosse stato investito.
La Volontaria, angelo guerriero, dopo aver indossato la sua “armatura”, la pettorina ENPA, velocemente arriva sul posto, prende una coperta e l’avvolge con dolcezza attorno al cane, gli mette collare e guinzaglio, lui con questi gesti carezzevoli consolato si rianima, trova la forza per alzarsi e seguirla in auto e poi via in direzione della clinica di fiducia ENPA. Immediatamente vengono fatti tutti gli accertamenti e le cure; si scopre così che il povero cane anziano è pieno di piombo gli hanno sparato più volte, ma lui è sempre sopravvissuto.
Il sangue che perdeva anche dalle orecchie era dovuto allo stadio avanzato della Leishmaniosi non curata.
La volontaria il giorno seguente è tornata sul posto per capire chi fosse quel cane, la sua storia, scoprendo così che era il cane del quartiere, lo avevano chiamato Lupetto, sopravviveva grazie a chi gli portava acqua e cibo, ogni estate arrivava una turista che lo curava e lo portava dal veterinario ma il resto dell’anno era in balia del mondo difficile che lo circondava.
Alla richiesta della Volontaria di un ricovero provvisorio presso il giardino di una delle persone che gli portavano il cibo, avendo ricevuto risposta affermativa, Lupetto, poi ribattezzato Coco, è stato riportato nel suo quartiere ma questa volta al sicuro, nel giardino di proprietà di questa brava persona. Intanto i risultati degli esami e la cura impegnativa con le iniezioni da fare ogni giorno rendevano necessario cercare un’altra soluzione perché recarsi quotidianamente lì, con tante altre emergenze da seguire, sarebbe stato troppo complicato. Così è stato chiesto aiuto all’amica veterinaria, che si è resa disponibile ad ospitarlo e curarlo, potete vedere in foto il risultato.
La catena di solidarietà ha fatto poi accogliere Coco per la convalescenza a casa di un’altra amica e dove il nonnino si è fatto amare da tutta la famiglia. Così anche lui si è conquistato finalmente la sua mamma umana Carmen Lazzarino e Zara, una compagna pelosa coccolona che dorme con lui sul divano! Coco, non sarà più usato come bersaglio vivente, non sarà più lasciato senza cure veterinarie, vittima del dolore e della solitudine.
Un lieto fine che auguriamo ad ogni cane di strada anziano come Coco, abituato a riconoscere il buono dell’essere umano e rimanere fedele alla sua natura mite!
Si ringraziano ancora tutte le persone che hanno donato per le cure ci Coco e per l’esercito dei dimenticati. Piccola o grande che sia, una donazione è preziosa per Enpa e può fare la differenza per le migliaia di trovatelli che ogni anno trovano rifugio nelle sue strutture.
Categorie: Storie del cuore
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