Il carovita colpisce il portafoglio dei padroni e anche per cani e gatti l’appuntamento con la ciotola lesina soddisfazioni. Mediamente i prodotti dedicati sono aumentati di quasi il 10% nel corso dell’ultimo anno: si tratta principalmente di prodotti alimentari di buon livello qualitativo e questo, complice la crisi, ha portato le famiglie che hanno cani o gatti ad abbassare tendenzialmente il livello di qualita’ di cibo per loro.
Di conseguenza sono cresciuti gli acquisti dei prodotti per animali nei discount e nelle catene di supermercati con particolare riferimento al cibo di minor costo, e qualita’. A questo si unisce una forte divaricazione dei prezzi degli stessi prodotti alimentari che, in alcuni casi, arrivano a sfiorare il 30% tra un supermercato e l’altro. E al ‘carovita’ per micio e fido si unisce anche un caro farmaci veterinari.
”Curare i pet – sottolinea l’ Enpa – e’ diventato un costo insostenibile per le famiglie italiane, gia’ duramente provate dalla crisi e da un carico fiscale estremamente oneroso. L’attuale normativa prevede infatti che i veterinari non possano prescrivere ai loro pazienti animali farmaci per uso umano nel caso in cui siano disponibili medicinali veterinari – piu’ costosi – con le stesse indicazioni terapeutiche. Secondo quanto calcolato dalla Protezione Animali, in alcuni casi il passaggio dai medicinali umani ai farmaci veterinari comporta in alcuni casi un aggravio ben superiore al 100%”.
Fonte: AGI
Categorie: Curiosità
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