Kuma, un imponente Il pastore tedesco scomparso da due settimane, è stato ritrovato a pochi metri da casa sua sotto un cumulo di sterpaglie e rami tagliati, con il cranio fracassato e il corpo massacrato dalle botte”: questa la denuncia della onlus Animalisti Italiani pubblicata su today.it.
“Kuma, che tutti chiamavano ‘il gigante buono’ – spiega – era la mascotte dei bambini che frequentano il campus di equitazione di Bassano Bresciano: giocava con loro durante il giorno, li accompagnava durante le passeggiate e condivideva persino il pranzo, alla ricerca di briciole sotto al tavolo. I bimbi lo adoravano, gli hanno scritto persino delle lettere e ora piangono per la sua scomparsa. Kuma ha subito una violenza inaudita da un criminale che ci auguriamo venga individuato quanto prima e assicurato alla giustizia”.
“Questo ennesimo atto di crudeltà – ha fatto eco Rinaldo Sidoli, dirigente di Animalisti Italiani onlus – deve spingere il Governo ad inasprire con urgenza le pene verso chi maltratta gli animali garantendo maggiore tutela e rispetto a fatti gravi non ancora adeguatamente perseguiti. L’esercizio della violenza sugli animali, a nostro avviso, è stato scarsamente contrastato e arginato in passato per l’esiguità delle sanzioni previste. Purtroppo chi ha una condanna di non oltre 5 anni non sconta la pena; lo prevede una norma inserita nel codice penale nel 2015, la cui finalità doveva essere quella di svuotare le carceri ma che, di fatto, ha avuto l’effetto di consentire a molti criminali di farla franca”.
Il pastore tedesco era scomparso lo scorso 24 luglio. Il corpo dell’animale, ritrovato nella giornata di domenica 5 agosto, giaceva sotto un cumulo di sterpaglie e rami tagliati, a pochi passi dalla cascina da dove si sarebbe allontanato: il cranio fracassato e il corpo massacrato dalle botte. Immediatamente è scattata la chiamata ai carabinieri di Verolanuova, ai quali la donna si era già rivolta il giorno della scomparsa, per denunciare il furto del cane. A loro il non facile compito di risalire all’autore del probabile massacro. Prima però il medico legale deve stabilire con esattezza le cause della morte, per questa ragione la carcassa del pastore tedesco è stata trasportata all’istituto Zooprofilattico di Brescia, dove nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia.
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