Dopo il ritrovamento di occoni avvelenati nell’Astigiano, sono entrate in azione i cani ‘antiveleno’ delle squadre cinofile dei carabinieri forestali. Una delle segnalazioni era stata fatta da un privato a San Damiano d’Asti, dove un labrador aveva parzialmente ingerito una polpetta di riso avvelenata. L’animale, che era stato salvato dall’intervento del padrone, era stato visitato e il resto della polpetta inviata all’istituto zooprofilattico sperimentale di Torino per l’esame, che aveva accertato che il boccone conteneva sostanze velenose. I militari della stazione di San Damiano d’Asti, che avevano seguito l’attivita’ informativa sul caso, avevano coinvolto i forestali di Villafranca d’Asti e l’unita’ cinofila di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), che ha perlustrato l’area con Kira, il cane antiveleno. L’area e’ stata messa in sicurezza. L’utilizzo di bocconi avvelenati costituisce un atto criminale, “ed e’ importante quindi segnalare prontamente alle autorita’ competenti il rinvenimento di bocconi sospetti e i casi di diagnosi di sospetto avvelenamento, perche’ si possa intervenire per tempo con tutte le misure necessarie per individuare i responsabili e per prevenire ulteriori danni”, spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Asti.
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