E’ stato Jageer, un Flat Coated Retriever a dare la prima risposta tragicamente certa sulla vicenda che ci ha coinvolto tutti: Giulia, una ragazza di 22 anni dal viso sorridente, fiducioso nel futuro che l’aspettava dopo la laurea e il suo ex fidanzatino Filippo, anche lui giovane, spensierato e prossimo alla laurea. Ragazzi, affidabili concreti fino a quando la coppia è sparita, lasciando le famiglie in preda all’angoscia a chiedersi che cosa era successo, alternando la speranza in una ragazzata i dubbi che gelavano il cuore su quello che la sparizione dei ragazzi poteva nascondere. A mettere fine a questa dilaniante altalena di emozioni dolorose Jageer, un cane di quattro anni delle unità cinofile della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Il suo fiuto è riuscito dove gli umani e i mezzi più avanzati non erano arrivati. Jageer ha permesso di ritrovare nel bosco di Barcis il corpo esanime della ragazza dopo che l’elicottero del Vigili del Fuoco e i droni da due giorni sorvolavano la zona, ma il corpo della studentessa era nascosto da una grande roccia che ne impediva l’individuazione anche dalla carreggiata stradale.
Jageer stava battendo il bosco con il suo proprietario-conduttore, Andrea Miconi del nucleo cinofilo BIOS della Sezione Associazione Nazionale Alpini di Pordenonesi quando il cane ha sentito una strana traccia olfattiva che veniva dal fondo di un canalone nel fitto bosco e, con uno scodinzolio, ha segnalato all’uomo che laggiù c’era qualcosa.
Andrea Miconi in un’intervista ha dichiarato: Jageer è stato fenomenale, avevamo setacciato una zona di circa 2 chilometri e mezzo di strada da controllare da destra e sinistra fino a una profondità di 60 metri senza risultati e il cane era stanco ma è stato eccezionale a trovare un corpo che era lì da diversi giorni e non emanava gli odori per cui lo avevamo addestrato. Il freddo rendeva le cose ancora più difficili. Ma Jageer ha capito che c’era qualcosa di nuovo. È venuto a chiamarmi come per dirmi: “Vieni a vedere se quello che ho trovato era quello che cercavi”». Ed era così…..
Questo ritrovamento è stato il primo per Jageer operativo dell’unità cinofila da soccorso già da un anno e mezzo, ma l’essere figlio di Nanuk, anche lui cane soccorritore, gli ha trasmesso l’abilità a cercare quello che l’uomo non vede.
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