Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Mondo animale

Intervista AdnKronos alla presidente Enpa, Carla Rocchi: “Salvare gli animali è la preoccupazione primaria ma temo orribili sorprese”

19/05/2023

”Soltanto ieri abbiamo messo in salvo 89 cani e gatti e spostato due canili. Abbiamo anche la possibilità di segnalare a chi ne ha bisogno un servizio per andare a prendere gli animali nelle case delle persone che scappando non se li sono potuti portare dietro. Devo dire che l’Emilia Romagna è attrezzata, persone, volontari, siamo attrezzati noi”. Così all’AdnKronos Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, sul maltempo che ha colpito il centro Italia provocando anche l’allagamento di allevamenti e una situazione difficile e complicata per gli animali domestici.Alluvione a Lugo, l'appello per salvare 3mila maiali travolti da un metro  d'acqua
”Con i maxi allevamenti intensivi, invece, non possiamo fare nulla – spiega Rocchi -, non parliamo di un’azienda agricola che mette su tre mucche e le sposta. Con gli allevamenti intensivi grandi affari, grandi soldi, grandi disastri soprattutto per gli animali. Non so nemmeno se verremo a conoscenza di tutto. Seguiamo con accortezza quelle che saranno le richieste di risarcimento. Cercheremo di capire chi ci guadagna sempre, anche nelle situazioni di disastro, e lo segnaleremo”. ”Sicuramente a emergenza finita si registrerà un numero molto alto di animali morti – aggiunge Rocchi – perché per quanto uno possa fare, per quanto uno possa muoversi, non tutti sono in grado di dare l’allarme, che viene dato da quelli più avveduti, da chi ha i social, che fanno girare un appello. Ma immaginiamo chi ha una piccola fattoria, una casa di campagna dove uno vive con tre galline, due cani e quattro gatti. Va sui social? No, se ha un problema si tiene il problema. Dunque avremo delle orribili sorprese, non inattese ma le avremo”.Canili e cittadini dell'Emilia-Romagna stanno offrendo riparo gratuito agli  animali colpiti dalle alluvioni: così la solidarietà vince sulla paura -  greenMe  ”Mettere in salvo gli animali è una preoccupazione primaria – prosegue Rocchi -, noi abbiamo seguito l’Ucraina, e continuiamo a seguirla. C’è gente che veniva via col cane e col gatto. Una persona ha fatto chilometri col suo cane paralizzato sulla schiena, mentre una signora è scappata con un gallo per non lasciarlo. Mentre prima il cane e il gatto, l’animale veniva considerato un accessorio nutrizionale, adesso sono parte della famiglia, parte di sé, e anche in questa situazione ci sono appelli numerosi di persone che hanno magari a casa piccole accoglienze, piccoli rifugi e che non se ne vogliono andare. Quando li vanno a prendere dicono che se non portano via anche gli animali non se ne vanno via nemmeno loro”.
”Due coniugi sono morti ieri per salvare un’asina – racconta Rocchi -, dovevano andare via ma c’era l’asina nel cortile, hanno cercato di liberarla, è arrivata la piena e purtroppo se li è portati via. Insomma, esiste una profondissima identificazione con gli animali, perché le persone vivono di affetti”. Per proteggere gli animali da catastrofi di questo24zampe | L'alluvione in Emilia-Romagna colpisce anche gli animali, sia da  compagnia che allevati tipo, sottolinea infine la presidente dell’Enpa, ”si può fare ciò che si può fare per le persone, perché noi dobbiamo cominciare ad abituarci a pensare che quello che si fa per i viventi è sempre della stessa matrice, e quindi, per esempio, non si devono fare canili in posti orrendi. Se ci si fa caso, nelle grandi città dove fanno i canili? Dove c’è la discarica e dove c’è il campo rom. Vengono considerate tre disgrazie, mentre invece gli animali ormai non vengono più considerati così. Quello che si può fare, dunque, è capire che tutte le volte che si fa un insediamento di qualche essere vivente, bisogna considerare se questo insediamento regge ai pericoli. Ma se noi consideriamo che mezza Italia è fatta negli alvei dei fiumi”. ”Bisogna capire – conclude Rocchi – che ormai il territorio nazionale è a rischio, non è stata fatta manutenzione, dei soldi del Pnrr alla manutenzione ordinaria non arriverà niente se non le briciole, andranno alle sagre e a tutte le stupidaggini elettorali che riusciranno a mettere in piedi. Ma se costruisci qualcosa per le persone o per gli animali in un terreno a rischio, il rischio prima o poi si presenta, e adesso col cambio climatico non è più nemmeno un rischio, è una certezza”.


Categorie: Mondo animale, Varie