Mentre i ricercatori dibattono se sfruttare o scoraggiare il turismo in questa regione remota, gli scienziati hanno utilizzato l’intelligenza artificiale e le foto dei turisti per mappare e tracciare con precisione le colonie di pinguini in Antartide.
“Al momento, tutti hanno in tasca una macchina fotografico o uno smartphone, quindi il volume di dati raccolti in tutto il mondo è incredibile”, afferma Heather Lynch della Stony Brook University di New York.
Haoyu Wu della Stony Brook University e i suoi colleghi, tra cui Lynch, hanno utilizzato uno strumento di intelligenza artificiale sviluppato da Meta per evidenziare i pinguini di Adelia nelle fotografie scattate da turisti o scienziati a terra. Con la guida di un esperto umano, lo strumento di intelligenza artificiale è stato in grado di identificare e delineare automaticamente intere colonie nelle foto. Questo metodo semi-automatico è molto più veloce rispetto al fare tutto manualmente perché lo strumento di intelligenza artificiale impiega solo 5-10 secondi per immagine, rispetto a 1-2 minuti per una persona, afferma Wu.
Il team ha anche creato un modello digitale 3D del paesaggio antartico utilizzando immagini satellitari e dati di elevazione del terreno. Identificando i dettagli del paesaggio nelle foto dei turisti, i ricercatori hanno potuto collocare con precisione il fotografo, quindi la colonia di pinguini, all’interno del modello 3D.
Questa trasformazione delle foto a terra in una vista a volo d’uccello consente ai ricercatori di tracciare come le colonie di pinguini cambiano posizione e dimensioni della popolazione nel tempo, il che potrebbe rivelarsi particolarmente utile nelle regioni remote del mondo in cui i rilievi aerei con droni o aerei vengono eseguiti raramente. Tale tracciamento è importante perché i pinguini di Adelia sono considerati una specie sentinella, il che significa che i cambiamenti nelle loro popolazioni sono un indicatore del cambiamento climatico . La tecnica assistita dall’intelligenza artificiale può anche sfruttare le immagini storiche per tracciare fenomeni come i cambiamenti dei ghiacciai che “si verificano molto lentamente e possono essere evidenti solo osservando decenni di tempo”, afferma Lynch.
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