Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Inspiegabile, crudele indifferenza: cani di proprietà lasciati morire di fame e di stenti a Zibello (Pr) e Lucca

16/05/2013

La segnalazione arriva da un passante che, percorrendo per una stradina di campagna, scorge delle gabbie all’interno delle quali erano rinchiusi dei cani in pessime cattive condizioni di salute.
I carabinieri della Stazione di Zibello, arrivati tempestivamente sul posto, un giardino annesso alla casa di un operaio di 53 anni, hanno constatato che per uno degli animali purtroppo non c’era nulla da fare,  era morto probabilmente nelle ore immediatamente precedenti. Per gli altri quattro invece si è potuto provvedere alla loro liberazione ed al loro affido ad un’adeguata struttura del Comune di Polesine Parmense.
L’animale morto, di razza bracco tedesco si trovava da solo all’interno di un box; il suo aspetto lasciava presumere fosse morto per denutrizione. In altre gabbie, ancora vivi, quattro cani rispettivamente di razza pointer, meticcio, bracco tedesco e bigle in precarie condizioni igienico-sanitarie ed evidente stato di denutrizione come confermato anche dal medico veterinario della ASL. 
Il proprietario, che non è riuscito a dare alcuna plausibile giustificazione – ammesso che ve ne fossero – è stato denunciato per i reati di uccisione di animali e maltrattamento di animali.
A Lucca invece, due cani sono stati notati aggirarsi nella periferia sud della città, le condizioni in cui erano ridotti, poco più che scheletri, hanno impressionato gli abitanti che preoccupati hanno allertato le guardie zoofile Anpana.
Intervenuti sul posto, i volontari non hanno potuto che prendere atto del gravissimo stato di sofferenza in cui versavano i due animali, letteralmente ridotti a pelle e ossa e disidratati. In particolare, uno dei due cani non riusciva più a camminare, ed è stato ritrovato a terra tremante, mentre il suo compagno riusciva appena a reggersi in piedi.
Dopo che anche i Carabinieri e il veterinario dell’ASL sono arrivati sul posto e hanno constatato la gravità della situazione, per entrambe le bestiole si è provveduto all’immediato sequestro e trasferimento al canile di Pontetetto per le prime cure.
Contrariamente a quanto si poteva immaginare, non si trattava di due randagi, i cani erano microchippati e appartenevano alla stessa persona, una donna residente nella zona subito denunciata dagli stessi Carabinieri. Ora dovrà rispondere del reato di maltrattamento di animali per aver ridotto a scheletri ambulanti i suoi due cani di proprietà.


Categorie: News dal Mondo