“E’ estremamente imprudente inseguire gli animali selvatici lungo la strada, perche’ puo’ rappresentare un pericolo sia per l’animale stesso sia per gli automobilisti. L’animale si spaventa e puo’ percorrere anche centinaia di metri lungo la strada con il rischio di essere investito”. Cosi’, in una nota, la direzione del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise dopo che il video dell’avvistamento di un orso lungo la strada alle porte di Capistrello (L’Aquila) girato da un automobilista e’ divenuto virale in poche ore.
“L’incontro con un orso e’ sempre un evento spettacolare e per molti emotivamente coinvolgente, ma questo non deve mai far perdere di vista la realta’ – e’ un altro passo della nota diffusa dal Parco: l’orso marsicano e’ un animale selvatico, schivo e di indole tranquilla, ma non conosciamo fino in fondo le sue reazioni di fronte alla mancanza di vie di fuga o se disturbato.
L’invito a tutti in queste situazioni e’ quello di fermarsi, accendere le quattro frecce e aspettare, senza scendere dall’auto in modo che l’orso possa con piu’ tranquillita’ trovare la via di fuga. E’ importantissimo, inoltre, fornire tutte le informazioni sull’avvistamento alle aree protette o al CFS. Se comunicate in tempi brevissimi, le informazioni consentono ai tecnici di reperire materiale genetico utile per le analisi e per comprendere meglio quanti e quali orsi frequentano le aree”.
“La presenza di questo individuo a Capistrello, quasi sicuramente un giovane, rappresenta un elemento fondamentale per la conservazione di questa specie in pericolo di estinzione – prosegue il Parco -. Favorire l’espansione dell’areale dell’orso e’ sicuramente un primo passo importante per garantirgli la sopravvivenza. Per questo rivestono un ruolo determinante le aree di connessione tra le aree naturali protette, che vanno rese sempre piu’ sicure. Questa e’ la sfida delle istituzioni. Ai
cittadini dei territori dove l’orso comincia a far vedere la sua presenza, l’invito a documentarsi per imparare a conoscerlo, senza diventare preda di immotivate paure. Si puo’ attuare una concreta convivenza seguendo alcune semplici regole: evitare il disturbo (non dobbiamo fotografarli, filmarli o avvicinarli a tutti i costi), rendere le potenziali fonti di alimentazione il piu’ possibile inaccessibili”.
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