L’età avanzata non ha portato né saggezza né tenerezza per i più deboli ad un pensionato di Vermiglio (TN) che ha catturato e poi annegato un gatto infastidito dalle deiezioni feline nella sua proprietà.
I carabinieri, dopo aver ricevuto la segnalazione di sparizione del proprio gatto da un cittadino, concentravano da subito la loro attenzione sull’uomo che, interpellato in merito, ammetteva la propria responsabilità riferendo di aver catturato l’animale con una cassetta-trappola costruita artigianalmente e di averlo poi soppresso annegandolo. L’anziano avrebbe giustificato la sua azione scellerata dicendo di essere infastidito dalle deiezioni dei numerosi felini che ”infestavano” il maso di sua proprietà. Il reato contestato è punibile con la reclusione da quattro.
Le cose però possono sempre essere affrontate differentemente. Un uomo, in Australia, anche lui tormentato dal fetore nauseabondo delle deiezioni feline lasciate dai randagi nel suo giardino ha messo a punto un marchingegno, innocuo per i gatti ma molto efficace.
Stanco di vedere il proprio giardino infestato dai gatti ha escogitato un modo tecnologico e insolito per tenerli lontani e per far si che non entrassero più nella sua proprietà. Una vera trappola per gatti. Il metodo dell’uomo non è crudele o meglio, non causa danni all’animale, ma consiste nello schizzare con dell’acqua i gatti quando una cellula fotoelettrica segnala che attraversano la porta del suo giardino provocando un getto d’acqua e un forte spavento . Questo metodo infatti allontana i gatti impedendo loro di segnare il territorio con l’urina. (video)
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