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Incredibilmente salvo Chewe, il cane picchiato e gettato dal secondo piano con un volo di otto metri

11/12/2018

Lo ha confermato lo staff della  clinica veterinaria che ha curato Chewe: da ieri il povero cagnettol è fuori pericolo ed è stato dimesso dalla clinica  ma dovrà restare sotto stretta osservazione e seguire le cure che consentiranno un pieno recupero dopo che sono state escluse lesioni interne a causa dei traumi riportati nella caduta.
Ma veniamo ai fatti. Chewe, un piccolo meticcio, è stato picchiato con un bastone, lanciato dal secondo piano di un palazzo e in gravi condizioni ricoverato nella una clinica veterinaria per essere operato. Un episodio di crudeltà gratuita che ha scioccato quanti hanno assistito alla vicenda di Chewe, finito tra la vita e la morte dopo essere stato brutalmente aggredito dal vicino di casa del suo padrone, un allevatore di 76 anni che è già stato fermato dalle forze dell’ordine con l’accusa di maltrattamenti sugli animali. Tutto è cominciato nella giornata di sabato 8 dicembre: stando a quanto hanno raccontato alcuni testimoni, l’uomo ha cominciato a prendere a bastonate il cane per aver fatto una “invasione” nel suo terrazzo i, a Sassari, mentre questo si era rifugiato in un angolo per cercare di sfuggire alle botte.
Una passante ha anche confermato di aver assistito in diretta al momento in cui l’uomo ha gettato l’animale giù dal balcone, facendogli fare un volo di otto metri. A denunciare l’allevatore è stato il padrone di Chewe, che al momento della tragedia si trovava a lavoro e che si è subito rivolto alla polizia. La sua versione è stata poi confermata da alcuni testimoni. “Alcune persone dicevano di non buttarlo. Poi ho visto quel signore con la scopa e ho notato qualcosa volare dal secondo piano. Pensavo fosse la parte terminale della scopa, invece poi ho scoperto che si trattava del cane”, ha detto una signora alla stampa locale.
L’indagato, invece, si sarebbe giustificato sostenendo di non avere provocato lui la caduta del cane, di essersi difeso e di avere impugnato la scopa perché l’animale ringhiava e lo avrebbe morso alla mano, quindi sarebbe caduto accidentalmente. Proseguono, intanto, gli accertamenti.

 


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