E’ deciso: il gatto viene in vacanza con noi! Se abbiamo preso questa decisione ricordiamoci che i gatti sono animali molto sensibili e abitudinari, quindi dovremo avere ogni accortezza perchè il viaggio verso la località di villeggiatura non sia per il micio un’esperienza troppo stressante.
Non trascuriamo che uscire dai binari della quotidianità è per i gatti un problema è soprattutto psicologico, la soluzione è quella di abituare gradualmente il gatto ai viaggi in auto, nel trasportino e in compagnia della sua coperta preferita, con tragitti via via più lunghi che si concludono sempre con situazioni gradevoli. In questo modo il nostro amico a quattro zampe non assocerà la macchina a qualcosa di negativo.
Se però il problema sussiste è meglio parlarne col veterinario, che deciderà se intervenire con un farmaco: quelli di recente introduzione, oltre a prevenire il problema del vomito, non danno gli indesiderati effetti sedativi che risultano poi spiacevoli anche a noi.
Nei viaggi più lunghi è fondamentale fermarsi ogni una-due ore al massimo per fargli fare i suoi bisogni e per farlo bere (l’acqua non deve mai mancare, neppure in auto). Ma niente cibo: è meglio fare viaggiare Micio a stomaco vuoto per evitare che stia male.
Viaggiare in treno con il gatto è facile ed economico, ma prima di dare per certa l’ora della partenza è meglio informarsi (Ferrovie dello Stato), perché le condizioni di trasporto e gli orari in cui sono ammessi gli animali variano da treno a treno. In generale, in Italia i gatti possono viaggiare gratuitamente dentro a un trasportino che non ecceda le dimensioni di 70x30x50 cm e che va tenuto sulle gambe. Per i viaggi notturni, però, potrebbe essere necessario riservare l’intero scompartimento.
Se si sceglie il viaggio via mare bisogna tenere presente che costi e condizioni di trasporto variano, e anche di molto, da compagnia a compagnia. Su alcuni traghetti c’è il gattile di bordo dove è obbligatorio far stazionare gli animali.
Se state pensando a una crociera non fatevi illusioni: nella maggior parte dei casi gli animali non sono ammessi, e se anche lo fossero preparatevi a molte restrizioni e, per Micio, a mal di mare e problemi annessi.
Per il trasporto in aereo costi e regolamenti variano da compagnia a compagnia e da paese a paese. Solitamente i gatti volano in cabina, insieme al proprietario, nell’apposito trasportino omologato IATA, l’ente internazionale che stabilisce le norme per il trasporto aereo. Quindi niente borsette fashion o cestini di vimini…
In generale, al gatto l’aereo provocherà ansia. Se proprio non c’è alternativa, può essere utile interpellare il veterinario di fiducia che valuterà l’opportunità di somministrargli un tranquillante prima del volo.
Quindi se vogliamo far viaggiare il nostro gatto, dobbiamo essere consapevoli di determinati rischi e spese a cui si va necessariamente incontro.
Prima di decidere per il viaggio, valutare attentamente se non ci sia un’alternativa possibile: in generale, i gatti preferiscono restare nel loro territorio abituale e possono facilmente far fronte ad una separazione di diverse settimane dai loro umani senza per questo subire danni psicologici. Se pianifichiamo tutto per tempo, non sarà difficile trovare qualcuno in grado di badare con amore al gatto in casa o in una referenziata pensione.
Categorie: Curiosità
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