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In Trentino sono nate sette nuove cucciolate di orsetti. Enpa: ottima notizia ma timori incolumità restano

29/05/2015

Il 2015 sembra essere un anno ricco di nascite di orso in Trentino. Sono sette infatti le nuove cucciolate monitorate dai forestali nel Gruppo di Brenta e della Paganella, per un totale di 12-13 cuccioli, che hanno, in questo momento, circa 4 mesi di età e pesano pochi chilogrammi. Lo rende noto la Provincia di Trento.
Nel caso di incontri od avvistamenti – sottolineano gli esperti – è importante evitare di avvicinare madre e cuccioli e limitarsi ad osservarli a distanza e allontanarsi, lentamente, nel caso in cui gli orsi siano vicini, indicativamente a meno di 50 metri. Se l’orsa ritiene eccessiva la vicinanza delle persone può assumere un comportamento aggressivo, simulando degli attacchi per convincere gli intrusi ad allontanarsi dai cuccioli.
Anche in questo caso è opportuno spostarsi, sempre lentamente, e guadagnare la “distanza di rispetto” che gli animali selvatici richiedono, aggiungono gli esperti. E’ assolutamente inopportuno, fortemente dannoso per gli animali e vietato dalla legge – sottolinea infine la Provincia di Trento – molestare la fauna selvatica seguendola in auto, fornendole cibo per attirarla o semplicemente per alimentarla. Ciò vale ancora di più nel caso di orse accompagnate dai propri piccoli.

“Quella della nascita di sette cuccioli di orso rappresenta un’ottima notizia che, tuttavia, non cancella e non nasconde i timori piu’ volte espressi
dall’Ente nazionale protezione animali per il futuro dei plantigradi, appartenenti tra l’altro a una specie particolarmente protetta”. Cosi’ l’Enpa in una nota, dopo che e’ stata diffusa dalla Provincia autonoma di Trento la notizia di sette nuove cucciolate.
“Le nostre preoccupazioni – prosegue l’Enpa – derivano da una lunga e tragica casistica di esemplari uccisi, ‘dispersi’, catturati e reclusi soltanto perche’ ritenuti ‘problematici’, in un contesto di crescente allarme per la tutela della biodiversita’ anche da parte di moltissimi cittadini. In questo
scenario – spiega Andrea Brutti, dell’ufficio fauna selvatica dell’Enpa – la vicenda di Daniza e’ assurta a simbolo, ma non si tratta purtroppo di un episodio isolato”, in riferimento all’orsa morta alla fine della scorsa estate, durante un tentativo di cattura con sedazione.

 


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