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In Thailandia le inondazioni causano un'invasione di coccodrilli nella città di Ayutthaya. Taglie in denaro per chi li catturerà.

17/10/2011

Per la Thailandia, messa in ginocchio da dieci giorni di alluvioni, tra le più gravi degli ultimi decenni,  che hanno sommerso vaste zone del suo territorio, la natura e gli animali sembrano voler aggravare una situazione che per gli abitanti è già tragica. Un centinaio di coccodrilli, favoriti dalle inondazioni, sono riusciti a fuggire dagli allevamenti sommersi dalle acque e ora nuotano indisturbati per le strade di di Ayutthaya, l’ex capitale imperiale thailandese a nord di Bangkok, creando il panico tra i cittadini in lotta per la sopravvivenza. Per arginare almeno questa minaccia, si è deciso di incentivare la cattura dei grossi rettili con una taglia di 1.000 baths (25 euro) offerta dalle Autorità per ogni esemplare catturato. Il ministro della Sanita’, Vitthaya Buranasiri, nell’annunciare l’iniziativa, ha spiegato che la cattura dei coccodrilli si rende necessaria per la sicurezza degli abitanti, mentre il dipartimento della Pesca thailandese ha attivato un numero di emergenza per segnalare la presenza di animali pericolosi nei centri abitati e sono molte le telefonate ricevute per segnalare la presenza nelle strade anche di tigri e serpenti in libertà forse in cerca di cibo.
Il problema di animali pericolosi fuori controllo potrebbe far salire il bilancio delle vittime delle alluvioni che conta per ora quasi trecento morti in sessantuno delle settantasei province thailandesi colpite dalle inondazioni
Anche i dodicimilioni di abitanti della moderna capitale, Bangkok, guardano al cielo pesante con preoccupazione e il primo ministro Yingluck Shinawatra ha allertato i residenti nelle aree a nord e ad est della capitale perché siano pronti a lasciare le loro abitazioni al primo segnale di allarme.


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