“Coccolare” gli animali, strigliandoli oppure dando loro qualche leccornia da mangiare, ha effetti positivi sul loro rendimento. È quanto risulta dai dati, non ancora definitivi, raccolti nel corso di una ricerca – che si concluderà nel 2014 – sul rapporto uomo-animale condotta dall’Ufficio federale di veterinaria assieme alla stazione di ricerca Agroscope di Tänikon (TG).
I risultati dello studio, pubblicati dal Servizio d’informazione agricola, indicano che un contatto attivo, disteso e regolare tra uomo e animale ha un impatto economico positivo.
A detta della responsabile del progetto Tanya Kutzer, un trattamento migliore degli animali da reddito ne allunga la vita e riduce il tempo necessario alla ricostituzione degli armenti. Ciò significa, all’atto pratico, che l’agricoltore potrà mungere le proprie mucche per un periodo superiore, con una conseguenze riduzione dei costi.
Dalle osservazioni risulta anche un calo delle spese per il veterinario, nonché per i farmaci, e un incremento della fertilità delle bestie. Un contadino dedica in media 40 minuti all’anno ad ogni mucca: ciò si traduce, sulla base delle informazioni raccolte finora, in 15 litri di latte in più e nove franchi in meno per i costi di cura. (tio.ch)
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