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In Inghilterra più difficile trasportare animali per la vivisezione

15/07/2011

Effettuare trasporti di animali destinati alla vivisezione potrebbe diventare un problema per chi li alleva.
Alcune compagnie aeree e ditte che si occupano delle operazioni di carico presso lo scalo aereo di Liverpool si sono rifiutate di effettuare i trasferimenti di beagle ed altri animali destinati ai laboratori della sperimentazione, costringendo le società produttrici a utilizzare il trasporto su gomma.
In alternativa al mancato trasporto aereo, la “merce” avrebbe lasciato l’Inghilterra dal porto di Dover (vedi articolo GeaPress), ma ora, anche qui l’unica grande ditta adibita alle manovre portuali, ha accolto le proteste pervenute con migliaia di mail dagli animalisti inglesi.
La George Hammond Plc, ovvero la ditta che opera a Dover, ha dichiarato di accogliere le richieste e per tale motivo NAVA (National Anti-Vivisection Alliance) ha comunicato di sospendere l’invio delle mail.
Oltre ai produttori inglesi sono due le grandi multinazionali americane di animali da laboratorio presenti in Inghilterra.
La Marshall, a cui appartiene anche l’italiana Green Hill a Montichiari (BS) e la Harlan, che in Italia ha tre sedi. La prima alleva sia cavie che animali da compagnia, soprattutto furetti ed è produttrice anche di prodotti per il mantenimento. La Harlan, invece, ha una decisa specializzazione verso l’allevamento di ratti e topi, ma in Gran Bretagna, alleva anche cani beagle.

Fonte: GeaPress


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