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In Cina la società sta imparando a riconoscere l’importanza dei cani guida, fedeli accompagnatori delle persone non vedenti

03/05/2021

Il cane guida di quattro anni e mezzo chiamato Heimengmeng non è solo un semplice assistente per Chen Yan, è il suo compagno, la sua famiglia e molto altro. «Il mio lavoro mi obbliga a viaggiare spesso. Se dovessi fare affidamento solamente sul mio bastone e non avessi un cane guida, sarei esposta a moltissimi pericoli», sostiene Chen, un’accordatrice di pianoforti ipovedente, aggiungendo che il suo fedele labrador nero conosce bene i propri doveri e li svolge con determinazione. Chen è una professionista stimata per le proprie capacità, che si reca ad accordare i pianoforti dei clienti a domicilio. Grazie all’aiuto del suo cane guida, è stata in quasi ogni angolo di Pechino e ha servito persone anche in altre città.
Come i cani poliziotto e quelli che si occupano di ricerca e salvataggio, anche i cani guida devono passare attraverso una rigida selezione e un difficile addestramento. Secondo gli standard nazionali cinesi emessi nel 2018 per gli animali di questo tipo, un esemplare candidato deve avere un pedigree completo e informazioni chiare sull’origine per tre generazioni, senza precedenti di aggressività o difetti genetici.
L’intera vita di questi animali attraversa quattro fasi: allevamento, addestramento, servizio e pensionamento. La durata del servizio va dai 6 ai 10 anni.
Teng Weimin, ex vice presidente dell’Associazione cinese dei non vedenti, afferma che in Cina i non vedenti sono 17 milioni.
Oltre ai bambini e agli anziani, sono presenti 9 milioni di non vedenti che lavorano.
Secondo gli standard internazionali basati sulle cifre appena citate il Paese asiatico al momento avrebbe bisogno di 500 cani guida, ma solo circa 200 esemplari sono disponibili, perché secondo Teng il concetto di cane guida è abbastanza nuovo.
Dalle esperienze con Jenny, il primo cane guida di Chen, a Heimengmeng, che è con lei da più di due anni ormai, l’accordatrice avverte personalmente che la società cinese sta imparando ad accettare i cani guida.
“Anni fa mi veniva rifiutato l’ingresso in quasi tutti gli spazi pubblici con un cane guida. Potevo persino percepire la visibile tristezza di Jenny”, ha dichiarato Chen, aggiungendo che molte persone avevano paura che il suo cane sporcasse o potesse persino attaccare qualcuno: “credo che il motivo non sia la scortesia delle persone, ma semplicemente la scarsa conoscenza dei cani guida”.
Negli ultimi dieci anni, Chen ha cercato di creare una maggiore consapevolezza pubblica sui cani guida attraverso i suoi libri, dipinti e sulle piattaforme di social media. I suoi brevi video hanno attirato decine di migliaia di follower online. «Ora anche l’ospedale permette a Heimengmeng di accompagnarmi nel reparto», ha affermato l’accordatrice. «I pazienti sono anche disposti a condividere una stanza con me pur sapendo che ho un cane guida. Mi sento molto gratificata».

La Cina ha introdotto i regolamenti sulla costruzione di ambienti senza barriere nel 2012, che stabiliscono chiaramente che il personale nei luoghi pubblici dovrebbe fornire servizi privi di ostacoli per le persone non vedenti con cani guida. Le norme di sicurezza delle operazioni di transito ferroviario di Pechino, entrate in vigore nel 2015, permettono alle persone non vedenti di portare i loro cani in metropolitana. «Quando esco con il mio cane guida, se mi viene negato l’accesso a un autobus o a un ristorante, altri passeggeri e clienti intervengono sempre in mia difesa. I pendolari della metropolitana e degli autobus non sono più sorpresi di vedere un cane guida», ha detto Zhou Tong, un dipendente di una società di giochi che possiede un cane guida. Candie, 16 anni, è il primo cane guida a servire in Cina con una certificazione internazionale per cani di servizio. Il suo addestratore Lian Qin ha affermato che dall’ignoranza iniziale fino alla situazione attuale in cui c’è una maggiore comprensione, la crescita nell’accettare i cani guida da parte della società è stato un visibile processo di transizione.
Il numero di cani guida nel Paese asiatico è passato da zero a centinaia e il numero dei centri di addestramento per questi animali è salito notevolmente. Lian spera che in futuro saranno costruite più strutture di supporto volte a rendere più facile gli spostamenti per i non vedenti. (segue su cinaitalia.com)


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