Le cavallette stanno modificando nel tempo il proprio canto – uno dei suoni piu’ caratteristici della stagione estiva – per poter sovrastare i rumori prodotti dal traffico e dall’uomo per continuare ad ascoltarsi tra loro.
E’ il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Functional Ecology e promosso dall’Universita di Bielefeld in Germania. La ricerca coordinata da Ulrike Lampe e’ la prima a dimostrare che i rumori prodotti dall’uomo stanno esercitando una profonda influenza sulle popolazioni di insetti.
Lo studio e’ stata effettuato su centottantotto maschi della specie Chorthippus biguttulus, meta’ prelevati da localita’ tranquille e meta’ catturate da strade affollate e trafficate in citta’. Le cavallette usano la propria canzone per attirare i partner per la riproduzione.
L’analisi di circa mille registrazioni di suoni ha rilevato che le cavallette “metropolitane” producono ormai canti differenti da quelli che vivono in aree tranquille e piu’ naturali. In particolare, le prime alzano il volume delle parti a frequenza piu’ bassa del proprio canto per riuscire a farsi ascoltare dagli altri membri della comunita’ nonostante l’inquinamento acustico prodotto dall’uomo.
Categorie: Curiosità
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