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Il rocambolesco viaggio di Gino, pappagallo cenerino, fuggito e tornato a casa dopo 7 anni

09/06/2025

Che ci fa un raro pappagallo cenerino, specie in via d’estinzione, nei cieli di Milano dove il clima invernale non gli avrebbe certamente consentito di sopravvivere? E’ quanto deve essersi chiesta la persona che a fine marzo 2025 si è rivolto all’ENPA di Monza dopo haMilano, ritrovato dopo 7 anni: torna a casa il pappagallo Gino | Sky TG24 trovato il pappagallo dalla coda rossa. L’ENPA ha accolto l’esotico volatile nella sua struttura comunicando il ritrovamento dell’animale tutelato dalla convenzione Cites ai carabinieri del gruppo di Milano della forestale.
Durante le visite di controllo è stato individuato l’anello di marcaggio, che viene apposto al momento della nascita ai pulcini di specie protette. Dal codice ‘parlante’ dell’anello, i militari del nucleo Cites sono riusciti a risalire all’allevamento di Milano, in cui Gino, questo è il nome del pappagallo, era nato nel lontano 2004. Dal 2005 viveva felicemente con Sergio che lo aveva adottato fino a quando, nel 2018 era scappato.
La fuga di Gino ha avuto un incredibile lieto fine. Dopo 7 anni, quando Sergio non ci sperava più, il pappagallo è stato ritrovato e, grazie al suo anello di riconoscimento individuato il proprietario.Cenerino - Tutto Pappagalli
Sergio, residente in provincia di Monza, è stato quindi contattato dai militari, a cui ha confermato di aver comprato Gino ormai vent’anni fa. Dopo 13 anni di convivenza, nel 2018, l’uccello era però scappato di casa. Sergio aveva fatto denuncia di smarrimento, ma in sette anni non aveva più avuto notizie del pappagallo, perdendo le speranze di ritrovarlo vivo.
Questo piccolo miracolo è stato possibile per la correttezza dell’allevatore che ha rispettato l’obbligo di fare denuncia di nascita e a registrare la vendita dell’animale su un apposito registro. Registro che è stato conservato per oltre vent’anni e che ha consentito così di rintracciare l’uomo che nel 2005 aveva acquistato il pulcino.
Gli uomini del Cites, sono convinti che Gino non abbia trascorso questi 7 anni da “vagabondo”. Qualcuno deve aver dato ospitalità al pappagallo e si sia preso cura di lui fino a quando, temendo le conseguenze per aver tenuto in casa un animale protetto, lo ha poi lasciato libero o Gino ha deciso di riprendere il viaggio senza sapere che lo avrebbe riportato a casa.


Categorie: Altri Pet, Storie del cuore