Quando alla fine di luglio era arrivatio al CANC, Centro Animali Non Convenzionali, a Grugliasco un pitone reticolato albino lungo circa 3.5m e del peso di 16kg recuperato da due tecnici faunistici in un campo di mais di Vinovo, i tecnici del Centro hanno temuto che fosse l’abbandono di un bel rettile acquistato con troppa avventatezza e poi abbandonato. Il nucleo CITES dei Carabinieri Forestali di Torino ha iniziato con poche speranze le ricerche del proprietario.
Invece il venerdì successivo, il 2 agosto, un signore che si è dichiarato proprietario del pitone albino si è presentato al CANC e ha raccontato che l’animale era riuscito a uscire dalla teca in cui era custodito ed era scappato. Ha presentato tutta la documentazione che che comprova la regolare detenzione e anche l’anagrafica: si tratta di un maschio di due anni di età e non si tratta di un pitone reticolato, ma di un pitone moluro. I veterinari del centro hanno immediatamente avvisato i carabinieri del nucleo Cites (quello che si occupa delle specie esotiche) dopodiché hanno riconsegnato l’animale al suo padrone. Fortunatamente, in questa occasione non si era trattato di un abbandono.
Il pitone moluro, come tutti i serpenti appartenenti alla famiglia di boa e pitoni non è assolutamente velenoso e, normalmente alimentato, non è aggressivo ed è spesso tenuto come animale da compagnia.
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