Il piccolo pinguino Humboldt, fuggito agli inizi di marzo dallo zoo di Tokyo, non sembra proprio intenzionato a tornare in gabbia. Sebbene la polizia e il personale dello zoo fossero già sulle sue tracce fin dal giorno della sua fuga, lui, un pinguino nato in cattività e quindi impreparato ad affrontare i pericoli che potrebbe incontrare, continua ad apparire e sparire nella baia di Tokyo beffando i suoi inseguitori.
Pochi giorni fa è stato nuovamente avvistato, ma in un’area diversa rispetto al passato, nei pressi del Rainbow Bridge mentre nuotava felice nelle acque non certo limpide che bagnano la capitale nipponica.
Subito dopo la fuga del pinguino, l’acquario aveva lanciato un appello in tutta la città per evitare che potesse essere ucciso dal traffico su acqua o dall’inquinamento, a maggior ragione dopo il rialzo dei livelli radioattivi seguito alla contaminazione post crisi nucleare di Fukushima.
Ma i filmati dell’ultimo avvistamento – ha scritto il quotidiano Yomiuri Shimbun – hanno mostrato invece il suo buono stato di salute. Il pennuto sembra essersi adattato perfettamente alle acque limacciose della baia.
durante il giorno andrebbe a caccia di cibo in mare per tornare solo di notte a riva. Il pinguino nuota così velocemente che sarebbe difficilissimo catturarlo in acqua, quindi si spera di riuscire ad acciuffarlo mentre dorme sarà sulla terra ferma.
Per la polizia e tutti gli inservienti dello zoo-acquario si prospettano notti insonni per battere palmo a palmo gli argini del fiume.
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