Diversamente dal cane che assume presto un’aria abbattuta e rimane nascosto nel suo cantuccio quando non è in forma, un gatto malato è in grado di nascondere per molto tempo alle persone con cui vive i piccoli disturbi che lo affliggono. Per lui bisogna avere molta attenzione cogliere anche i segnali più insignificanti.
I gatti tendono a mascherare il dolore rendendo difficile la comprensione di un’eventuale malattia. “Non bisogna credere che se non manifestano dolore apertamente non soffrano, non e’ quello l’indizio per capire se un gatto ha una patologia”, ha spiegato all’Huffington Post Mary Fuller, veterinaria. “Quello che conta – ha continuato – e’ notare i cambiamenti nel comportamento o qualcosa di bizzarro che interferisce con le solite abitudini del gatto. Ad esempio, se ha l’artrite puo’ zoppicare o meno, non e’ detto.
Ma se smette di saltare da un letto a un mobile, potrebbe essere un segnale di sofferenza”. La Fuller stabilisce dieci regole per essere certi che il proprio gatto e’ in perfetta salute, sviando i suoi tentativi di dissimulare il malessere.
“La mancanza di interesse verso l’igiene personale, la riduzione dell’attivita’, un calo di interazione con la famiglia, la tendenza eccessiva a nascondersi, la mancanza di appetito e la perdita di peso, l’aggressivita’ o il miagolio quando qualcuno prova a fare una carezza. E ancora, se il gatto fa i suoi bisogni fuori dalla lettiera o fa strani e crescenti vocalizzi, se affanna o ha un battito del cuore troppo accelerato. E infine, il campanello d’allarme deve suonare quando ha le pupille dilatate. Tutti piccoli accorgimenti che possono aiutarci a intercettare un possibile malessere del gatto”.
Categorie: Curiosità
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