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Il gatto selvatico torna sulle montagne trentine. Immortalato dalle fototrappole alle Pale di San Martino

06/12/2021

Non ci sono dubbi, il gatto selvatico, perseguitato e sterminato perchè competitore degli uomini nella ticerca del cibo, è tornato!
Lo testimoniano – come riportato dall’Ansa – le fototrappole del Museo delle scienze di Trento (Muse) che hanno immortalato il passaggio di un gatto selvatico ai piedi delle Pale di San Martino, in Primiero.
La specie non è mai stata avvistata prima nel Trentino orientale.
La scoperta – riporta una nota – nasce da una collaborazione fra il Muse, il dipartimento di biologia dell’Università di Firenze e il settore ricerca del Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino, avviato dal 2020 con il monitoraggio dei mammiferi presenti nell’area del parco. © ANSA
Secondo gli esperti, la presenza del gatto selvatico è una bella notizia per gli ecosistemi del Trentino e delle Alpi in generale, in un ambiente che rimane fortemente caratterizzato dalla presenza dell’uomo.
“Si tratta di una specie solitaria, territoriale e di abitudini notturne con una predilezione per gli ambienti forestali a latifoglie, che in passato ha subito una crudele persecuzione perché considerato animale nocivo dagli agricoltori. Dalla metà degli anni Settanta la protezione accordatagli ne ha consentito il recupero demografico, tuttavia la specie ha una distribuzione molto ristretta nell’arco alpino.
Il nostro ritrovamento fotografico è pertanto importante, perché testimonia di una possibile espansione verso occidente del nucleo presente nel Veneto settentrionale”, ha spiegato il ricercatore Marco Salvatori.


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