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Il comune di Trieste colloca due sagome di capriolo distanziate, a lato strada, a simbolo di attenzione al rispetto degli animali che popolano il bosco Farneto

20/05/2021

“Questa è un’iniziativa unica, di valenza simbolico-sperimentale, nell’ambito di educazione zoofila, di amore nei confronti degli animali e della fauna selvatica che popola il bosco Farneto e che ho ideato in collaborazione con l’ENPA proprio per trovare la più consona collocazione lungo il viale Cacciatore, nei luoghi d’incidenza stradale e di pertinenza comunale, di due sagome di capriolo, a cui ho voluto dare simpaticamente i nomi “Lele e Stefi” – ha spiegato l’assessore comunale agli Affari Zoofili Michele Lobianco nel corso della presentazione dell’innovativa iniziativa alla quale sono intervenuti i rappresentanti dell’ENPA Patrizia Buffo e Gianfranco Urso, i responsabili comunali di p.o. Silvia Fonzari, del Servizio Territorio e Gian Piero Saccucci per l’Ambiente, il falegname comunale Stefano Lo Presti -. Trieste – ha proseguito Lobianco – ha un patrimonio enorme di fauna selvatica in ambito territoriale: caprioli, volpi, faine, scoiattoli, cinghiali che dobbiamo tutti rispettare e tutelare, soprattutto evitando di investirli lungo la strada, pertanto rallentando l’andatura dei veicoli, e spero che, alla stregua di altri Paesi europei o come il vicino Cadore che hanno adottato queste ‘sagome-simbolo’, riescano anche a Trieste a sensibilizzare l’attenzione delle persone e l’interesse anche da parte dei bambini. Ringrazio l’Enpa e il Servizio Segnaletica del Territorio e dell’Ambiente per il prezioso supporto e il falegname Stefano Lo Presti per aver fattivamente realizzato le sagome in legno dei caprioli e che molto probabilmente ne produrrà delle altre poiche è mia intenzione, dopo questa prima fase sperimentale, posizionare altre sagome-simbolo sul Carso”. L’iter per poter portare a termine l’iniziativa ha infine spiegato l’assessore, ha richiesto i necessari pareri da parte della Commissione Paesaggistica e della Sovrintendenza per i Beni culturali e ambientali.
Gianfranco Urso ha quindi specificato che la collocazione delle sagome, nel contesto del bosco di 60 ettari, è stata scelta nei pressi dei solchi di attraversamento’ degli animali selvatici, in prevalenza privilegiati dai caprioli, e dove purtroppo si verifica il maggior numero di investimenti di questi animali, da qui la decisione assieme all’assessore Lobianco, di collocare proprio i modelli raffiguranti i caprioli. (comuneditrieste.it)


Categorie: Animali e Cultura