Un grosso coccodrillo di 1,6 metri in un sobborgo di Sofia ha messo in difficoltà l’amministrazione bulgara evidenziando le lacune burocratiche. Il grosso rettile di nome di “Crocky” era tenuto in una pozzanghera fangosa sotto un telone su un terreno arbustivo vicino a condomini nel quartiere nord-orientale della città, ed è stato scoperto durante un’ispezione per abbattimento illegale di alberi.
I tentativi di rimuovere Crocky, tuttavia, sono tati molto complicati per le proteste del proprietario e i tentennamenti delle autorità.
Lilia Donkova, sindaca del distretto, si è lamentata di aver sollecitato un’azione da parte delle autorità ambientali e veterinarie dal mese scorso senza ottenere risposta. “Sono semplicemente senza parole. Ciò significa che ho la sensazione che in questo paese non ci siano istituzioni statali”, ha detto la Donkova ad un’emittente bulgara.
Si è rivelato difficile sequestrare il coccodrillo, tuttavia, per bizzarre ragioni legalistiche. Un uomo che affermava di essere il suo proprietario ha detto di avere i documenti corretti e ha aggiunto che Crocky veniva utilizzato per lavori circensi. Ha anche offerto rassicurazioni che il suo animale non avrebbe morso.
Era un’eventualità per la quale le autorità sembravano impreparate nonostante l’insistenza degli esperti di animali sul fatto che Crocky avesse bisogno di essere trasferito in un ambiente più adatto a regolare la sua temperatura corporea. Mentre le estati bulgare sono calde, gli inverni sono freddi e nevosi.
Tuttavia, la questione ha preso una piega ancora più surreale quando in un successivo tentativo di rimuovere il coccodrillo è fallito, con il presunto proprietario forse contraddittorio, alle dichiarazioni sulla proprietà, ha anche scherzato: “È di mia madre!”
La sindaca Donkova ha condannato gli sforzi falliti delle autorità bulgare per la sicurezza alimentare e l’ambiente e si è impegnata a dare un altro tentativo al trasloco di Crocky .
Al terzo tentativo, il coccodrillo è stato finalmente e definitivamente trasportato nello zoo della capitale. La sindaca, sul suo profilo Facebook, ha definito la soluzione “non la più felice, ma è andata bene”. I veterinari hanno accertato che si tratta di un coccodrillo del Nilo, specie che può arrivare ai 4 metri di lunghezza.
Un portavoce dello zoo di Sofia ha rifiutato di commentare, mentre l’Ispettorato regionale dell’ambiente e dell’acqua non ha risposto alle richieste di spiegazioni.
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