I paesi dell’UE hanno sostenuto la proposta della Commissione europea di declassare lo status di protezione del lupo in Europa, determinante la posizione della Germania che ha deciso all’ultimo minuto di appoggiare la proposta.
Si tratta di una grande vittoria politica per la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che ha annunciato personalmente la proposta un anno fa e ne ha seguito da vicino i negoziati.
“Si tratta di una scelta che nulla ha a che vedere con la scienza e con la protezione della biodiversità sempre più in crisi, ma sembra invece una “vendetta” della presidente Ursula Von Der Leyen contro i lupi, come quello “colpevole” di aver ucciso il suo pony, e per questo condannato a morte. Pony che ricordiamo era privo di adeguate protezioni” – dichiara l’Enpa, è una scelta che ci riporta indietro di decine e decine di anni, anche a livello culturale, e soprattutto che va contro la società civile, il mondo scientifico e i cittadini che chiedono, invece, maggior rigore nella protezione del lupo che si nutre in gran parte di selvatici, di ungulati e quindi di cinghiali di cui, nell’ignoranza generale, è il maggior predatore.
“È noto che in Italia e in molti altri Paesi il lupo è ancora a rischio, ed è inaccettabile che anziché diminuirne la tutela, non si faccia un serio intervento contro il bracconaggio che ogni anno uccide centinaia di esemplari, almeno il 10% della popolazione.
La decisione necessita ancora della convalida finale dei ministri dell’UE, una volta che ciò sarà approvato, l’UE chiederà alla Convenzione di Berna sulla conservazione della fauna selvatica europea di modificare il livello di protezione dei lupi nella sua prossima riunione del 2 dicembre.
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